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I vantaggi di eleggere il governo

La recente elezione del nuovo consigliere federale, Martin Pfister, ha riportato d’attualità un tema che merita una riflessione. Nel Paese della democrazia diretta perché mai il popolo non dovrebbe votare i propri rappresentanti al governo federale? L’interrogativo non mi pare peregrino. Tanto più che ad ogni occasione emergono chiaramente i ‘giochi’ politici all’interno delle due Camere.

In effetti, se ci fosse la possibilità di esprimere il proprio voto, quindi anche la propria preferenza, per i consiglieri federali, c’è da credere che alle urne ci andrebbero più persone. Quali potrebbero essere i vantaggi? Innanzitutto, i partiti dovrebbero impegnarsi maggiormente nella ricerca di un rapporto con la base degli elettori. Non foss’altro per proporre candidature potenzialmente valide e persone in grado di essere elette.

Ciascun partito, i piccoli compresi, in ogni cantone sarebbe chiamato, infatti, a presentare una lista di 7 nomi da abbinare ai vari dipartimenti, aprendo, in buona sostanza, un sondaggio tra i propri elettori. I risultati confluirebbero poi nei candidati da chiamare alle audizioni e da sottoporre in seguito al voto popolare. Coscienti di presentare nomi e volti con le maggiori possibilità di riuscita e consenso. Per concretizzare tutto ciò, tocca però alla cittadinanza mobilitarsi per prima. L’idea, chiedo, vi piace? Chi tra le forze politiche e i cittadini se la sente di avviare una raccolta firme? Io ci sono.