Sarebbe stato auspicato che tu, a bordo di una VW blu scuro-nera, il 18 aprile alle 14.22, zona AlpTransit di Pollegio, dopo che hai effettuato un sorpasso senza senso, ti fossi fermato e tornato indietro a scusarti. Minimo. Hai messo in pericolo seriamente la mia vita, mentre circolavo correttamente in bici sulla mia parte di carreggiata. Hai rischiato di investirmi frontalmente a più di 80 all’ora. Hai spaventato l’autista di Autopostale e gli altri automobilisti che hanno assistito mentre li sorpassavi. Rintracciato il conducente del mezzo pubblico, che ha colto questo dettaglio, sono venuto a sapere che hai la licenza di allievo conducente. Dopo un sorpasso del genere nutro qualche dubbio sulla tua idoneità alla patente. Così come le qualità del tuo accompagnatore. Ricordati che la strada non è un videogioco nel quale incidenti e auto distrutte sono pura finzione e si azzerano al termine della partita.
Ne approfitto di questo spazio per una considerazione sugli spazi ciclabili. Ben venga la volontà politica di estendere sempre più la rete. Bisogna pur dire che alcuni, se sulla carta pianificata dai funzionari del DT, sono pertinenti in teoria, nella pratica non funzionano e sono molto pericolosi. Cito ad esempio il marciapiede a Castione lungo l’uscita dei centri commerciali. Purtroppo, nonostante gli stop, la maggior parte della gente li infrange e tende ad uscire fino al marciapiede. Ho assistito ad alcune situazioni critiche, e vissute un paio in prima persona, con il rischio di incidenti per colpa di automobilisti indisciplinati. La tratta è da rivedere.