laR+ Lettere dei lettori

Se ci pensi, però...

Mentre noi ammiriamo con stupore la farfalla che esce dal bozzolo, il bruco che dentro quatto, quatto (?) ha vissuto la metamorfosi come crisalide probabilmente avrebbe un’altra narrazione. Un essere vivente nato e cresciuto in un certo modo, attraverso una transizione diventa tutto un altro animale, addirittura con una “dimensione” di vita in più, visto che la farfalla sa volare... Dove voglio andare a parare? Beh, vorrei provare a vedere un parallelo con la nostra situazione di umanità attuale. Nientemeno!
La farfalla che illustra l’importanza del cambiamento è molto diffusa nella letteratura. E il cambiamento è generalmente vissuto come una minaccia all’esistente e quindi tendenzialmente genera resistenza. Lo si percepisce come un attacco al nostro quieto vivere. Riuscire a far propria l’idea che in esso ci sia un’opportunità per una evoluzione, richiede di fermarsi un momento, riflettere e prendere coscienza. Il mondo attuale ci sta offrendo molte opportunità per fermarci e prendere coscienza. Lo fa in modi che ci fanno indignare, che ci sembrano (o sono) “pazzi”, oppure ancora che ci fanno temere e soffrire. Come al tempo della pandemia – quando praticamente ogni essere umano su questo pianeta ha dovuto confrontarsi con il tema – anche gli attuali fatti politici, climatici, economici, sociali ci obbligano ad avere una reazione. Reagire significa scegliere: “Qual è il mio prossimo passo di fronte al cambiamento attorno a me?”. In questo passaggio c’è una grande opportunità e su questa opportunità ci si può focalizzare in queste settimane. Non è facile, perché l’indignazione, la rabbia, la paura, la negatività sono umanamente i primi appigli ai quali ci si aggrappa. Quando si raggiunge un approdo dei pensieri e delle emozioni più calmo si presenta però la libera scelta: “Qual è il mio prossimo passo?”. Sembra che ognuno di noi, ma anche ogni Comunità e ogni Stato abbiano ora la possibilità di rispondere a questa domanda.
Vista così, il cosiddetto “caos” attuale potrebbe permetterci di entrare in una nuova narrazione. E quindi in chiusura (mi) chiedo: “Piaciuto il paragone della farfalla?”.
“Ma va’!” risponderà qualcuno. “Se ci pensi, però...” scrivo naturalmente io.