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Sentire svizzero

Viva, profonda gratitudine va tributata a Pietro Majno-Hurst, medico, e al quotidiano La Regione, che il 10 giugno 2025 ha pubblicato il suo testo lapidario “Cassis e il valore dei fatti”.

Profonda gratitudine per averci confrontati con pensieri forti, con sentimenti elevati, espressi con grande chiarezza. Parole scritte nella pietra, che rincuorano i molti cittadini pieni di tristezza, senso di impotenza, orrore, crudele disincanto, smarrimento. C’è un sentire svizzero di fronte a massacri mai visti, come ha scritto un altro ammirevole testimone dei nostri tempi e dei fatti di Palestina, il giornalista Roberto Antonini. C’è un sentire svizzero che va indicato con forza e con chiarezza ai cittadini svizzeri, per continuare a coltivare, con la giustizia e il rispetto dei diritti umani, la coesione nazionale.

C’è un sentire svizzero che in questo momento non è rappresentato dal ministro degli Esteri Cassis e dal Consiglio federale. E questo è molto grave, come giustamente denuncia Pietro Majno-Hurst.