... giorni in cui la vita sembra accanirsi contro, riversando su di noi il mal di vivere, come un’onda di piena che non accenna a ritirarsi. Forse è il prezzo del progresso, che ha liberato il pensiero e la coscienza, ma ha anche incrementato l’angoscia esistenziale, che un tempo solo le menti più elevate conoscevano. Forse è il segno dei tempi, caratterizzati da incertezze e relativismo, in cui la verità è sfuggente e la stabilità è un lusso che pochi possono permettersi. Il malessere è così forte che pare propagarsi anche alla natura e al mondo intero, come un’epidemia che non conosce confini.
Il dolore affligge, le amarezze si accumulano, gli insuccessi e i fallimenti si susseguono, la stanchezza e le delusioni esasperano anime già provate, rinchiuse in prigioni di identità fasulle e aspettative irrealistiche.
In questo stato di confusione e disperazione, è facile vedere negli altri e soprattutto in coloro che ci stanno accanto, la causa di tutte le nostre difficoltà.
Ma gli anni corrono e le cose cambiano senza preavviso, mentre noi perdiamo tempo a temere cose che alla fine non accadranno mai. È allora che ci serve un’ancora di salvezza, qualcosa dove trovare rifugio e voglia di vivere. Leggere, costruire, ascoltare, scrivere; sono tutti modi per trascinare la nostra vita in acque più limpide e vivibili. È importante trovare qualcosa che ci faccia sentire vivi, che ci dia la forza di credere in noi stessi, magari incontrando persone nuove disposte ad accogliere, sognare, sperare e credere in noi e con noi. Così da poter trovare la pace e la serenità che cerchiamo. La vita è un viaggio difficile, ma con la giusta attitudine possiamo affrontarlo con coraggio e speranza.