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Il perché del blocco marittimo di Gaza

Per sua fortuna il cittadino europeo medio non ha dimestichezza col vivere accanto a un gruppo terroristico. Gli israeliani sono molto meno fortunati. Le loro misure di sicurezza derivano da terribili esperienze di lotta contro spietati terroristi. L’attualità del momento riguarda la flottiglia di attivisti animati di buoni propositi che intendono rompere il blocco navale israeliano a Gaza.

Purtroppo la realtà è molto triste e pericolosa. La paura principale che hanno le autorità di sicurezza israeliane è un attacco terroristico via mare. L’esiguità del territorio rende la vita molto difficile. Un gommone equipaggiato con un potente motore fuoribordo è in grado di raggiungere da Gaza in pochi minuti una vicina spiaggia israeliana affollata di bagnanti. Una distrazione e la strage è dietro angolo. In passato Hamas ha provato a compiere azioni terroristiche arrivando dal mare. Molte volte questi tentativi sono stati sventati, ma non sempre e non si può mai stare tranquilli. Questo è il primo motivo del blocco navale, la gente comune non lo sa e nessuno glielo spiega.