Auto e moto

Kia EV6 GT: quando l’elettrica diventa realmente sportiva

La realistica simulazione della meccanica termica rafforza una sportività di alto livello, senza rinunciare alla versatilità

I lievi ritocchi estetici apportati alla gamma EV6 si traducono in un frontale ancor più affilato. La caratterizzazione GT si fa notare, ma senza eccessi
22 aprile 2025
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A tre anni dal debutto, la Kia EV6 inaugura un leggero restyling, riscontrabile nel rinnovato disegno del paraurti anteriore e dei gruppi ottici diurni, insieme all’affinamento dell’assetto e all’adozione della batteria più capiente da 84 kWh. A cui la GT oggetto della prova aggiunge un’anima peculiare, pressoché identica a quella della “cugina” Hyundai Ioniq 5 N: il “vestito” e alcuni dettagli risultano differenti, ma resta invariata la missione di proporre una vettura elettrica ad alte prestazioni che, all’occorrenza, si lascia guidare come una sportiva dotata di motore a benzina. La EV6 GT è infatti animata dalle medesime, raffinate soluzioni tecniche e tecnologiche della Ioniq 5 N, che ad oggi resta senza rivali nel panorama delle auto a corrente di marcata impronta dinamica. Anche la versione di vertice della EV6 riesce a lasciare il segno offrendo un’esperienza di guida quanto più simile possibile a quella garantita da una propulsione termica convenzionale.

L’aspetto più evidente della EV6 GT, le cui prestazioni sono pressoché sovrapponibili a quelle della Ioniq 5 N, è rappresentato dalla simulazione di un cambio automatico utilizzabile anche manualmente. Nel passaggio al rapporto superiore si verifica una breve interruzione della spinta (è presente anche un contagiri con tanto di limitatore che, una volta raggiunto, “blocca” l’accelerazione), mentre in scalata si accentua la decelerazione, con l’erogazione di potenza e coppia che si adegua in funzione del – seppur finto – regime di rotazione. Questa funzione, denominata VGS (Virtual Gear Shift), è attivabile a piacere e genera anche acusticamente una tonalità metallica ma corposa, ispirata al sound di un motore a benzina, sebbene in modo più discreto e meno scenografico rispetto alla Hyundai. L’esperienza garantita dal VGS è coinvolgente poiché risulta estremamente realistica: rispetto ad altre sportive elettriche, la guida dinamica gode di una maggiore naturalezza e spontaneità, dal momento che l’approccio alla curva, la gestione della potenza e della trasmissione, così come tutti gli altri riferimenti dinamici, rimangono quelli tipici di una vettura a combustione interna. A cambiare è invece il ritmo di marcia, poiché la notevole reattività del propulsore elettrico (peraltro accreditato di 650 cv e 770 Nm) fa sì che il tempo che intercorre tra una curva e l’altra si riduca drasticamente e la velocità di approccio aumenti sensibilmente, elevando l’intensità di guida ma richiedendo anche un certo apprendistato, persino per chi ha dimestichezza con potenze elevate. Il rischio di “arrivare lunghi” è sempre in agguato.

Un simile potenziale prestazionale è ottimamente supportato da sospensioni dalla taratura piuttosto ferma, specie nella modalità più sportiva, che consentono la necessaria prontezza nei cambi di direzione, anche grazie al baricentro basso: l’auto risulta infatti piuttosto agile e “nasconde” con efficacia i suoi oltre 2’000 kg di massa. Il tutto coadiuvato da uno sterzo preciso e capace di trasmettere a chi guida preziose informazioni su quanto accade sotto gli pneumatici.

Naturalmente, questa marcata vocazione dinamica resta pienamente accessibile anche senza attivare il sistema VGS: accelerazioni e riprese continuano a entusiasmare, così come la reattività della vettura, con un’esperienza “sensoriale” e di guida che torna ad essere quella consueta delle elettriche. Con brusio appena percettibile ed erogazione lineare dell’unità motrice, abbinata a una trasmissione a rapporto singolo priva di interruzioni di spinta. Sul fronte dei consumi, la capiente batteria assicura una solida autonomia, attorno ai 400 chilometri reali senza particolari problemi.

La vocazione al dinamismo elevato della GT resta apprezzabile anche nella guida più tranquilla, dove emerge la taratura sportiva di base delle sospensioni, mai però eccessiva o fuori luogo: a bordo si percepisce chiaramente la natura del fondo stradale, ma senza sollecitazioni fastidiose o sgradevoli. E con un comfort acustico di ottimo livello a tutte le andature. Anche l’arredo interno, personalizzato in chiave sportiva, risulta suggestivo ma pienamente fruibile nei trasferimenti a lungo raggio, con sedili avvolgenti ma confortevoli, che si aggiungono alla generosa abitabilità. La EV6 si dimostra infatti molto accogliente anche per i passeggeri posteriori, oltre a offrire un bagagliaio piuttosto capiente (480 litri), in rapporto a una lunghezza complessiva di 4,70 metri.

Scheda Tecnica

ModelloKia EV6
VersioneGT
MotoreDue unità elettriche sincrone a magneti permanenti
Potenza, coppia650 cv, 770 Nm
TrazioneIntegrale
CambioAutomatico monomarcia
Massa a vuoto2’220 kg
0-100 km/h3,5 secondi
Velocità massima260 km/h
Consumo medio20,9 kWh/100 km (omologato)
Prezzo75’900 Chf