La cerimonia si è svolta lo scorso 27 giugno al Mercato coperto di Giubiasco
Il 27 giugno, al Mercato coperto di Giubiasco, si è svolta la cerimonia di consegna della maturità a 194 studenti che hanno concluso il loro percorso di studi alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona. Il premio per la migliore maturità assoluta (offerto da Ubs Bellinzona) è stato conseguito da Leonardo Albertoni della 4C (punti 117/126; media 5,57), a cui è anche stato consegnato quello per miglior Afc (offerto da Sic Ticino). Il premio scienze economiche (offerto da Banca Stato Bellinzona) è andato a Giorgia Bernasconi della 4D. Il premio per il miglior progetto interdisciplinare è invece stato conseguito da Hermon Berihu (4E) con ‘Il Sudamerica tra disuguaglianze, potere e sfide future – La giustizia di transizione in Argentina: il caso dei desaparecidos’. Non da ultimo il premio ambasciata di Francia per i migliori risultati del curricolo bilingue italiano-francese è stato consegnato a Elian Wa Kalombo e Melissa Riva entrambi della 4F. Il direttore Walter Benedetti si è rivolto agli studenti diplomati, complimentandosi con loro e ripercorrendo le principali tappe del loro percorso medio superiore. Benedetti si è soffermato su alcune attività culturali a cui hanno partecipato gli allievi durante i quattro anni di studi e che hanno permesso loro di affacciarsi al mondo. Gli eventi citati sono accomunati dall’incontro con figure ai margini a livello sociale, politico o culturale, che sono però riuscite ad affrontare l’esclusione dando prova di grande coraggio e resilienza, qualità che il direttore augura ai diplomati di sviluppare e fare proprie nella loro vita futura: «Il coraggio di avere delle idee, dei sogni, di distinguersi e di non seguire a tutti i costi la massa; la resilienza e la tenacia per affrontare gli ostacoli, piccoli e grandi che siano, che verosimilmente e inevitabilmente incontreranno». Ha in seguito preso parola l’ospite d’onore della cerimonia, il responsabile di Pro Juventute per la Svizzera italiana Ilario Lodi, il quale ha reso attenti i giovani sulla complessità della società a cui accedono da giovani adulti, un mondo in cui domina la fretta, il “qui e ora”, il ritmo feroce della quotidianità che non lascia spazio per sostare in ciò che stiamo facendo. Lodi ha di conseguenza invitato i diplomati ad assumersi la responsabilità di non restare indifferenti, facendo leva sull’intelligenza, sulla forza e sulla passione che li contraddistinguono; confrontandosi tra loro e interloquendo con gli adulti, perché «da soli non si va da nessuna parte e coloro che fino ad oggi sono stati loro vicini di banco non devono diventare dei competitor, ma dovranno essere dei compagni di viaggio, dei compagni di avventura. Saranno coloro che li aiuteranno a inquadrare le inevitabili difficoltà che la vita metterà loro di fronte e che li sosterranno nel non sempre facile compito di superarle».