Dai ghiacciai alpini alle isole di calore urbane: davanti agli occhi abbiamo la nuova normalità climatica. Ne parliamo con due climatologi
Buongiorno, ecco le notizie principali di oggi.
Dai ghiacciai alpini alle isole di calore urbane: cosa sta succedendo? La panoramica odierna di Ivo Silvestro approfondisce il tema dei cambiamenti climatici dando la parola ai climatologi Davide Faranda ed Erika Coppola che ci spiegano qual è il rapporto tra eventi estremi, come l’ondata di caldo di questi giorni, e l’attuale anomalia termica globale. Leggi
Sempre Ivo Silvestro nel suo commento attira l’attenzione sul fatto che il clima attuale non è solo una questione di caldo, ma un segnale di un sistema sempre più instabile. I cambiamenti climatici rompono i cicli naturali e portano a eventi estremi più frequenti, minacciando ecosistemi e territori. Nonostante l'urgenza del tema, la società tende a sottovalutare il rischio, concentrandosi su eventi immediati e spettacolari, mentre i fenomeni graduali, come le ondate di calore, passano inosservati. Questo porta a una percezione distorta della crisi climatica, che richiede attenzione e interventi decisivi. ➜ Leggi
Roberto Scarcella nella sua analisi critica, invece, l'acquisto degli F-35 da parte della Svizzera, evidenziando come i costi stiano lievitando da sei miliardi a potenzialmente sette o più. La situazione è paragonata a un inganno, dove contratti poco chiari portano a spese enormi per la comunità. L'Italia, nel frattempo, sembra seguire una logica simile, cercando di mascherare spese militari come investimenti infrastrutturali. Scarcella mette in guardia contro l'irresponsabilità dei politici che, nel disinteresse generale, giocano con le risorse pubbliche. ➜ Leggi
Nel Luganese Mauro Piazza e un gruppo di cittadini di Carabbia chiedono, dal canto loro, di far suonare la campana della chiesa di San Siro in segno di lutto per le vittime innocenti dei conflitti. Nonostante il rifiuto del Consiglio parrocchiale, che considera il gesto politico, Piazza sottolinea l'importanza di mobilitarsi di fronte all'indifferenza della società. Dopo un incontro con l'amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, la questione rimane aperta, ma il gruppo continua le sue iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica. ➜ Leggi
Infine, la questione dello schermo di piazza Grande a Locarno solleva, a sua volta, un acceso dibattito. Mario Botta e altri architetti criticano infatti la decisione di sostituire l'opera di Livio Vacchini con una struttura anonima, ritenendo che ciò danneggi l'identità culturale della città. Botta chiede un ripensamento, sottolineando l'importanza del simbolo per il Festival di Locarno. La polemica si amplifica con interrogazioni politiche che mettono in discussione la gestione del Festival e il suo legame con eventi come ‘Moon and Stars’. ➜ Leggi
Buona lettura.