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Rumori assordanti al cantiere Fart a Ponte Brolla, cittadini esasperati

I residenti chiedono un intervento da parte delle autorità affinché i lavori possano essere eseguiti garantendo il diritto alla salute

20 novembre 2025
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Buongiorno, ecco alcuni approfondimenti presenti sull’edizione odierna.

Tornano a far sentire la propria voce gli abitanti dell'area attorno al cantiere Fart della stazione ferroviaria di Ponte Brolla. Cantiere che genera rumori assordanti continui, giorno e notte. Di conseguenza i residenti chiedono un intervento da parte delle autorità affinché i lavori possano essere eseguiti garantendo altresì il diritto alla salute dei cittadini. Da parte loro le Fart sono consapevoli dei disagi, comprendono le preoccupazioni e sono disponibili al dialogo. Ricordano però anche che negli scorsi mesi hanno ottimizzato il programma di cantiere per spostare i lavori, nel limite del possibile, in fascia diurna.
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Nel suo commento odierno, Daniel Ritzer invita i ‘partiti di centro’ a dire chiaramente da che parte stanno. Sulla problematica del dumping l'Udc si rivela infatti essere più lineare, affermando che la soluzione è semplicemente chiudere le frontiere. Il Plr, invece, preferisce soffermarsi sul fatto che vengono svolti controlli e che le infrazioni riscontrate sono minime. Anche perché denunciare lo sfruttamento del ‘vantaggio competitivo’ delle imprese ticinesi ottenuto grazie a salari bassi, vorrebbe dire andare contro gli interessi di una buona parte della propria base elettorale. Ma anche il Centro subisce il ‘trauma del democentrista mancato’: si tessono le lodi dello spirito innovativo degli imprenditori ticinesi, senza ricordare che il cantone ha uno dei tassi di rischio povertà più alti d’Europa.
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Nell'ambito del dibattito sull’iniziativa della Gioventù socialista (che vuole tassare con un’aliquota del 50% la parte delle successioni e delle donazioni che supera i 50 milioni di franchi), ampia intervista a Marius Brülhart, tra i principali esperti svizzeri in materia di successioni, donazioni e tassazione della ricchezza. Stando a Brülhart, nel caso l’iniziativa venisse accolta, si rischierebbe di perdere fra la metà e i tre quarti dei super-ricchi residenti nella Confederazione, causando un possibile ‘autogol fiscale’.
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Buona lettura!

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