Tecnologia

Cresce l'influenza dei social media sulle notizie a discapito dei media tradizionali

Il Digital News Report 2025 evidenzia l'ascesa di influencer e video social come fonti principali per i giovani

17 giugno 2025
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Continua a diminuire la fruizione di notizie da media tradizionali come tv, stampa e siti di informazione mentre cresce quello da social, video e una "alternativa frammentata" composta da podcaster, YouTuber e TikToker. Un cambiamento che ha "consentito a politici come Donald Trump negli Stati Uniti e Javier Milei in Argentina di bypassare i media tradizionali rivolgendosi invece ad influencer politicamente allineati". E' una delle analisi contenute nel Digital News Report 2025 dell'Istituto Reuters.

"Il pubblico è diventato sempre più dipendente dalle piattaforme social e video, con il 44% dei giovani tra i 18 e i 24 anni che afferma che queste reti sono la principale fonte di notizie - si legge - Allo stesso tempo, la percentuale delle persone che fruiscono video dai social è cresciuta dal 52% del 2020 al 65% del 2025". Riguardo influencer e creator, in alcuni paesi "svolgono un ruolo significativo nel dare forma ai dibattiti pubblici". Ad esempio, un quinto (22%) "del campione statunitense afferma di essersi imbattuto in notizie o commenti del popolare podcaster Joe Rogan nella settimana successiva all'elezione presidenziale compreso un numero enorme di giovani, un gruppo che i media tradizionali faticano a raggiungere".

"L'ascesa dei video social e delle notizie spinte dagli influencer rappresenta un'altra sfida significativa per l'editoria tradizionale - afferma Nic Newman, autore principale del rapporto - I video possono essere un buon modo per coinvolgere il pubblico più giovane ma c'è poco vantaggio commerciale. Gli editori devono affrontare una perdita di prestigio, con i politici populisti che si affidano sempre di più agli influencer per superare il controllo".

Secondo il rapporto, TikTok è il social e video network in più rapida crescita nel settore delle notizie (17%, +4 punti) raggiungendo il 49% in Tailandia (+10 punti), il 40% in Malesia (+9). Ma allo stesso tempo "le persone in questi mercati vedono queste le reti come una delle maggiori minacce quando si tratta di informazioni false o fuorvianti".