Chiuso il caso degli Europei U23 di Tallinn, dove i rossocrociati s'erano voltati dall'altra parte alla cerimonia dopo la vittoria di Israele in finale
La Federscherma rossocrociata s'era detta «profondamente dispiaciuta» dopo il plateale gesto del quartetto rossocrociato agli Europei U23 di Tallinn, nell'aprile scorso, quando i giovani elvetici battuti in finale da Israele s'erano voltati dall'altra parte al momento della cerimonia di premiazione, invece di volgere il capo in direzione delle bandiere, come da protocollo. Un episodio che naturalmente è subito parso un chiaro messaggio politico legato al conflitto in Medio Oriente, e che come prevedibile non aveva mancato di suscitare le dure critiche di Tel Aviv.
A qualche mese di distanza la ‘querelle’ è stata definitivamente archiviata, dopo che è stato raggiunto un accordo amichevole con gli atleti in questione al termine della procedura d'indagine avviata da Swiss Sport Integrity. «Gli spadisti – si legge nella nota – hanno avuto l'occasione di esprimersi sull'episodio e si rammaricano per l'accaduto, sottolineando che non era loro intenzione offendere qualcuno». Swiss Sport Integrity sottolinea che gli schermidori sono stati ammoniti per il loro comportamento antisportivo, specificando che dovranno seguire un corso sull'etica nello sport, effettuando anche dei lavori socialmente utili, facendosi pure carico di parte delle spese procedurali.