A due anni dalla partenza da Morges, Louis Margot s'appresta a completare la quarta tappa del suo giro del mondo con la sola forza muscolare
Un altro mezzo anno è passato. Ci eravamo lasciati poco prima di metà marzo. Allora, un Louis Margot provato dalle fatiche della prima metà della sua traversata in solitaria del Pacifico, a Hiva Oa, una delle isole dell’arcipelago delle Isole Marchesi, cercava di recuperare le energie per affrontare l’ultimo sforzo con la sua barca a remi per completare la quarta delle cinque tappe in cui ha suddiviso il suo giro del mondo con la sola forza muscolare (in bicicletta o con la barca a remi).
Sei mesi dopo, il vodese ha tagliato un altro importante traguardo: quello dei due anni dall’inizio dell’impresa. Erano infatti i primi di settembre del 2023 quando Louis Margot inforcava la sua bici per lasciarsi alle spalle la natale Morges e pedalare in direzione del Portogallo. Il giro di boa di metà viaggio, dopo poco meno 30’000 km di periplo (circa 20’000 in barca e altri 6’454 in bici), l’ha tagliato nel mare di Bismark, al largo della Nuova Guinea, che sarà anche il punto terminale della sua seconda traversata oceanica, dopo quella dell’Atlantico. E quando nei prossimi giorni toccherà la terraferma, Louis Margot diventerà il primo svizzero, nonché uno dei pochi al mondo, ad aver completato la traversata dell’Oceano Pacifico in solitaria.
Il peggio, una volta completata anche questa tappa del suo giro del mondo, dovrebbe essere alle spalle. «Anche se sono perfettamente consapevole che pure l’ultimo segmento del mio viaggio, la pedalata che, attraversando tutta l’Asia, mi condurrà fino al punto di arrivo (e partenza) di Morges non sarà tutto in discesa...», ci aveva confidato sei mesi fa da Hiva Oa. Alle spalle, intanto, Louis Margot si è comunque già lasciato oltre il 60% della distanza complessiva da percorrere in questo suo tentativo di battere l’attuale primato mondiale di giro del mondo con la sola forza umana (5 anni e 11 giorni).
Contrariamente alla prima parte della traversata del Pacifico, estremamente monotona, la seconda parte si è rivelata ben più vivace e ricca di incontri per il vodese. Che sulla sua rotta ha incrociato alcune tartarughe, degli squali e pure delle balene, regalandogli attimi di meraviglia nell’immensa distesa blu dell’oceano. Louis Margot ha pure ricevuto l’inattesa ‘visita’ di un elicottero, e ha avuto l’occasione per scambiare qualche chiacchiera con alcuni pescatori, ricevendo pure un paio di birre! Tutti incontri fortuiti, affatto programmati, ma che sono serviti a dargli morale e forza per proseguire con la sua avventura in solitaria, estremamente esigente sul piano fisico ma anche su quello mentale.
Ora la sua barca sta puntando sull’Indonesia, ormai non molto distante. Poi, una volta rimesso piede a terra, si prenderà il tempo necessario per ricaricare le batterie e prepararsi per l’ultima parte del suo viaggio, che lo riporterà a casa.