Atletica

Simon Ehammer manca per soli tre centimetri una medaglia

‘È dura essere di nuovo quarto, ma non posso recriminarmi nulla’. Nell'asta iridata pure Angelica Moser deve masticare amaro

(Keystone)
17 settembre 2025
|

Le ambizioni di medaglia erano grandi, ma i risultati non hanno soddisfatto le aspettative. Nella quinta giornata dei Mondiali di Tokyo la spedizione rossocrociata ha infatti dovuto masticare amaro sia nel salto in lungo maschile che nell’asta femminile: Simon Ehammer ha (di nuovo) chiuso ai piedi del podio, mentre Angelica Moser si è piazzata ‘soltanto’ quinta.

Capace di conquistare il diamante nelle finali di Zurigo, l’appenzellese si è fermato a tre piccoli centimetri dal bronzo. Quell’8,30 metri raggiunto in occasione del suo terzo balzo sembrava bastare per una medaglia, ma il rossocrociato è stato ‘scalzato’ dal podio da Mattia Furlani. L’italiano si è proiettato fino a 8,39m, assicurandosi pure l’oro dinanzi a Tajay Gayle (8,34m) e Yuhao Shi (8,33m). “Ho fatto una gara fantastica: ho faticato nei primi due salti, ma il terzo è stato perfetto. Fa male essere quarto alle Olimpiadi e ora di nuovo qui, con un distacco di tre centimetri dal terzo e di quattro dal secondo, ma non posso incolpare me stesso”. Ehammer avrà un’altra possibilità nel fine settimana, quando si disputerà il decathlon. “Ora bisogna cercare di allontanare il più velocemente possibile ogni emozione negativa. Sinceramente, subito dopo la finale, volevo solo tornarmene a casa".

Grande delusione anche per Angelica Moser. La campionessa europea ha fallito tre volte a 4,75 metri, salutando ben presto le sue ambizioni di medaglia nell’asta. E sì che la zurighese aveva iniziato alla perfezione il suo concorso, superando facilmente (subito) sia l’asticella posta su a 4,45 che a 4,65 metri. La misura successiva, però, si è rivelata fatale. “È frustrante, soprattutto perché sapevo di essere in forma. Mi sentivo davvero bene. Oggi non era tuttavia proprio il mio giorno. Ho fatto salti alti, ma non ho spinto bene all’indietro riuscendo a infondere abbastanza energia all’asta”. Moser, fermatasi a ben tredici centimetri dal suo personale, si è di conseguenza piazzata quinta nella prova conquistata dall’americana Katie Moon (4,90m), che si è laureata campionessa iridata per la terza volta consecutiva precedendo la connazionale Sandy Morris (4,85m).

Muhmenthaler e Reais in semi nei 200m

Più soddisfazioni dai 200m: sia Timothé Muhmenthaler che William Reais hanno staccato il biglietto per le semifinali. Il campione europeo in carica ha centrato il terzo posto della sua batteria, mentre il grigionese il quarto in 20"38 sinonimo di uno dei sei crono ripescati. Nella stessa distanza, ma in campo femminile, Léonie Pointet è invece stata eliminata. Un’ottima prova, quarta in 23”04, non ha permesso alla vodese di conquistare il penultimo atto per soli tre centesimi. Simon Wieland ha invece ben impressionato nelle qualificazioni del martello, ma la misura di 82,26m – superato di 19 centimetri il record nazionale stabilito nel 2006 da Stefan Müller – non è neanche in questo caso bastato a raggiungere la finale.