Parole di coach Cabibbo alla vigilia di gara 1 dei quarti di finale dei playoff fra il Nyon e la sua Sam Massagno
Cominciano domani, al meglio delle cinque partite, con lo schema 2-2-1, i playoff per il titolo svizzero 2024/25. Un cartellone che vede opposto l’Olympic al Monthey, Ginevra a Neuchâtel, Losanna agli Starwings e il Nyon alla Spinelli.
Le prime tre sfide sono quelle più scontate, anche se probabilmente solo il Neuchâtel potrebbe avere qualche acuto, come si è visto in finale di Coppa, seppur persa. Gli Starwings potrebbero vincerne una in casa propria, sapendo come il terreno di Birsfelden sia piuttosto ostico per tutte. Per Friburgo si tratterà solo di capire con quale entità i burgundi si qualificheranno per le semifinali. Partita invece aperta fra Nyon e Massagno, con il favore del campo ai romandi, fattore campo sinora sempre sfavorevole nelle tre contese stagionali.
Per la Spinelli – sempre priva di Marko Mladjan per un lieve stiramento, e non è cosa da poco nell’economia di una sfida plurima, perché è difficile che rientri prima di gara 3 – si tratta di rimettere le cose a posto, vale a dire dimostrare che è stata superiore al Nyon per tutta la stagione e solo un paio di scivoloni inopportuni e un “biscottino” romando ne hanno pregiudicato il quarto posto.
Coach Cabibbo però non vuole accampare scuse di comodo: “Dico subito che, se siamo arrivati quinti, è perché abbiamo sprecato gare come quella contro gli Starwings: non amo guardare a cosa e come hanno fatto le avversarie, m’interessa quello che facciamo o non facciamo noi in campo: e, a conti fatti, di punti ne abbiamo scialacquati diversi».
Nei playoff si cambierà registro... «Certamente è quello che tutti vogliono fare, noi in primis: in questo gioco che porta al dentro o fuori, non puoi concederti pause o svarioni durante tutta la partita, perché rischi di pagarli molto cari. Occorre sempre andare in campo senza un minimo di sbavature, se non vuoi complicarti la vita. È con questi presupposti che ci siamo allenati tutta la settimana e contiamo di metterli in pratica sul campo».
Il Nyon lo conoscete bene: cosa temi? «In teoria mi preoccupo soprattutto della mia squadra, perché sono certo che, se diamo il massimo, siamo in grado di battere ogni avversario. Poi è giusto dire che i romandi li abbiamo studiati, sappiamo come affrontarli, soprattutto evitando due aspetti fondamentali che abbiamo pagato molto in questo ultimo mese: i rimbalzi offensivi lasciati all’avversaria di turno e le palle perse».
Due aspetti che riguardano un atteggiamento di squadra fatto di sincronismi difensivi da una parte e da logiche di movimento in attacco... «Esatto, proprio questi due fattori devono esserci nella testa di tutti: i tagliafuori e le rotazioni difensive sono parte integrante della difesa, e quindi vanno applicati. Per le palle perse, occorre che ci siano quei movimenti verso la palla che tagliano fuori l’avversario e impediscono di farci anticipare. Sono cose tecniche che un giocatore di Serie A deve avere nel suo bagaglio, non ci sono scuse».
Spinelli convinta di poter fare il colpaccio, perché gara 1 è sempre fondamentale... «Vincere la prima in trasferta rovescia il fattore campo, ed è proprio quello che vogliamo fare».