Calcio

La ribalta europea per cercare di cambiare rotta

Domani bianconeri ospiti del Celje in occasione dell'andata degli ottavi di finale di Conference. Croci-Torti: ‘Mai usciti battuti da 4 partite di fila’

(FC Lugano)
5 marzo 2025
|

A circa tre mesi dall’ultima sortita (2-2 il risultato finale in quel di Thun) sulla ribalta europea, la squadra di Croci-Torti domani sera riprende il suo cammino in Conference League. È tuttavia il momento più complicato della stagione: reduci da tre sconfitte consecutive fra campionato e Coppa, senza insaccare la sfera in rete, i bianconeri sono chiamati a rialzare la testa e cercare di ‘salvare’ l’onore rossocrociato in Europa. Già, perché sono l’ultimo baluardo elvetico in uno dei massimi tornei continentali. «Da quando alleno il Lugano è la sesta o settima volta che perdiamo tre partite di fila. Non siamo mai usciti battuti per quattro, e spero che sia il caso anche stavolta – ha commentato in conferenza stampa il momò –. Queste situazione forgiano il mio carattere, mi rendono un allenatore migliore. Ho parecchia forza e voglia di far bene, sono forse ancora più carico del solito». Domani sera la truppa di Croci-Torti sarà impegnata sul campo del Celje. Una grande opportunità per ripartire. «Per i ragazzi avere la possibilità di raggiungere i quarti è qualcosa di pazzesco. A livello individuale significa ulteriori palcoscenici o l’ennesimo coronamento di una carriera. Ad esempio, Bottani dimostra un carattere incredibile».

Non tutta la rosa ha però intrapreso la trasferta slovena: Mahou, fermatosi nel corso del riscaldamento prima del match di questa domenica, ha riportato una lesione del bicipite femorale destro e rimarrà lontano dai campi sei (almeno) settimane, Vladi soffre di una lesione al legamento fibulo-talare della caviglia destra mentre Bislimi rientrerà verosimilmente la prossima settimana. «Ho ascoltato proprio ieri un’intervista di Markus Babbel in cui sosteneva che, se dovessimo superare il turno, potremmo ricevere una spinta ulteriore per ricrederci in campionato, cosa che tra l’altro non abbiamo mai smesso di fare. Bisogna viverla come una grandissima opportunità. Siamo convinti di poter battere il Celje, nonostante nutriamo per loro un grande rispetto. Dobbiamo remare tutti assieme, ognuno deve assumersi maggiori responsabilità in modo da uscire da questo momento di mancanza di risultati». Il rivale pare comunque abbordabile. «Tatticamente è una squadra ben attrezzata. Ha un’idea precisa e ama giocare a calcio. Fa del possesso l’arma principale, cerca quasi di ‘raggirarti’ per creare spazi». Il Celje, campione nazionale in carica, attualmente occupa la quinta posizione. A poco meno di venti lunghezze dalla capolista, l’Olimpia Lubiana. E, ciò, nonostante abbia il valore di mercato più alto, cioè 13,6 milioni di euro. «L’anno scorso ha dominato la massima serie, ma la Coppa ha reso il compito più difficile. Non riesce dunque più a conquistare i medesimi risultati», ha evidenziato il Crus. I gialloblù sono inoltre passati dallo spareggio, dato che hanno racimolato sette punti, sinonimo di 21esima piazza, in cui hanno sconfitto l’Apoel Nicosia.

Il cammino in Europa rispecchia tuttavia quello dei bianconeri: eliminato nei preliminari di Champions League dal Bratislava, nel secondo massimo torneo continentale il Celje si è ’arreso’ allo Shamrock. «Un percorso che alimenta la fiducia nei propri mezzi, la consapevolezza. Non è un complesso frenetico che lascerà spazio alle nostre ripartenze». Il giocatore più imprevedibile dovrebbe risultare Kucys, capace finora di realizzare già cinque gol in Conference. «Più che delle individualità, mi preme sottolineare l’interessante idea di gioco. Chi segue il calcio europeo avrà visto il gol realizzato al cospetto del Betis Siviglia dopo ben 32 passaggi. È stata una delle reti più iconiche di questa edizione». I bianconeri sperano invece di tornare a gonfiare il sacco. A iniziare da capitan Mattia Bottani, capocannoniere insieme a Belhadj. «Ci provo, e riprovo, a ogni partita cercando di fornire una spinta offensiva. Questa non è mai stata la mia qualità migliore, devo però assumermi maggiori responsabilità... Non solo io, bensì tutto il reparto. È necessario essere più efficienti nelle decisioni finali, nell’uno contro uno. Spesso la giocata individuale può fare la differenza».

Il nome più conosciuto della truppa slovena rimane comunque il mister, Albert Riera. Ex internazionale spagnolo (sedici apparizioni, quattro gol), l’oggi 42enne ha difeso i colori di Bordeaux, Espanyol, Galatasaray, Liverpool, Manchester City, Maiorca, Olympiakos e Watford. La carriera da allenatore è iniziata in Turchia, dove nel 2020 è stato uno degli assistenti del grande Fatih Terim al Galatasaray. L’iberico, insomma, non è uno sprovveduto. I gialloblù hanno un solo precedente contro squadre rossocrociate: risale alla Coppa InterToto del 2001. In quell’occasione l’avversario fu il Losanna. Dopo lo 0-0 alla Pontaise, i vodesi pareggiarono in Slovenia (1-1 con Margairaz) e superarono il turno.

Zanetti sollevato dalla U21

Nel frattempo il club ha comunicato di aver sollevato dall’incarico di allenatore della U21 Sergio Zanetti. Dalla ripresa del campionato di Promotion League, si legge nel comunicato emesso dall’Fcl, la squadra ha collezionato due pareggi e altrettante sconfitte. Dopo 21 partite occupa l’ultima casella in coabitazione del Bavois a quota 18 punti. Un bottino che non può soddisfare la società, che ha esonerato l’argentino dopo otto mesi di lavoro. La guida tecnica della squadra è stata affidata ad Andrea Vitali, tecnico del Team Ticino U19.