Nelle Asturie e nei Paesi Baschi ci sono manifestazioni di antica tradizione – per dilettanti ed ex professionisti – che si basano sul ciclo delle maree
I turisti arrivati a Santander, Nord della Spagna, rimangono affascinati da quanto succede, fuori dall’alta stagione, nella spiaggia principale della città, chiamata El Sardinero. Otto campi di calcio disegnati sulla spiaggia, sedici squadre schierate, 176 calciatori impegnati a giocare la domenica mattina in nelle ore in cui l’alta marea lo permette. Prima e dopo, l’acqua invade quel terreno di gioco naturale, che nei due tempi di gioco risulta invece perfetto, salvo quando nei minuti finali può capitare che la marea disturbi leggermente la partita.
Nel sito ufficiale del Futbol playa veteranos Santander, il link al sito Tablas de Mareas è in evidenza quasi più di ogni altra cosa nel menù. Il calendario del torneo viene programmato a inizio stagione proprio in base a questo fenomeno naturale: quindici giornate da settembre a maggio, ogni due settimane di domenica mattina. Grazie a una serie di calcoli che ormai sono noti – quantomeno agli organizzatori – è difficile che le partite vengano annullate a causa dell’alta marea. Il torneo, al quale possono partecipare calciatori dai trent’anni in su, si conclude quando inizia la stagione estiva e le porte da calcio – regolamentari – lasciano allora il posto a ombrelloni e sdrai. Un gelato e una passeggiata, e si costruiscono le squadre per il campionato successivo. Questo è un torneo storico, quella in corso è infatti l’edizione numero 64. Si gioca obbligatoriamente calzando particolari scarpini che di solito si indossano in barca e che qui vengono chiamati pinkies. A fine stagione vengono premiati il capocannoniere e il portiere che ha subìto meno gol (serve ovviamente un minimo di partite disputate).
La Spiaggia del Sardinero si trova nel pieno centro della città di Santander ed è sicuramente uno dei litorali più popolari della Cantabria. Appena dietro, una breve passeggiata a piedi, si trova il Campos de sport de El Sardinero, cioè lo stadio del Racing Santander, che oggi milita in Segunda Division e che manca dalla massima serie ormai dal 2012. Tra il torneo, che è ora sotto l’egida della Federazione calcistica cantabrica, e il club cittadino non c’è un legame diretto. Però sono stati sempre numerosi gli ex calciatori della squadra biancoverde che hanno partecipato al torneo in spiaggia. Mister Quique Setién è nato a Santander, ha giocato tanti anni con il Racing, esordendo anche in Nazionale, e qui ha pure allenato. Esteban Torre e Pepe Aguilar hanno fatto qui le giovanili ed esordito in prima squadra, mentre Pablo Pinillos ha concluso la carriera al Racing. Anche gli stranieri che hanno gravitato da calciatori da queste parti non hanno resistito a scendere in spiaggia, come l’ex nazionale russo Popov. Il nigeriano Emmanuel Amunike, mitico attaccante degli anni Novanta, a Santander non ha mai giocato, ma a carriera conclusa si è sistemato a vivere in Cantabria e anche lui vanta qualche presenza con i Veteranos.
«Ormai ci sono più turisti che locali a vedere le partite, soprattutto nei giorni della Semana Santa, quando la città si riempie. Una caratteristica dei santanderini è quella di non dare valore a ciò che di bello hanno». A parlare con ‘laRegione’ è Lope Crespo De Lara Acha, un avvocato di Santander che per molti anni è stato nel direttivo del torneo. Ha partecipato a tante edizioni come calciatore, anche nel torneo dedicato ai bambini che da un po’ non si disputa più. Oggi è un semplice appassionato. «Chi è forte nel campo da calcio – spiega – è solitamente forte anche in spiaggia. In alcune partite, se il terreno è più molle per la marea, serve una grande condizione fisica. Il più forte in assoluto? Non necessariamente un ex professionista della Liga, perché gli altri giocatori sono magari di qualche anno più giovani e questo può fare la differenza. Il torneo è tutta passione, non girano soldi. Si gioca sul campo più bello del mondo, il paesaggio intorno è qualcosa di incredibile».
Sì, quello che si disputa a Santander è probabilmente il torneo di questo genere più spettacolare e conosciuto nella Spagna del Nord. Dai Paesi Baschi alle Asturie, sono parecchie le competizioni che vengono organizzate con un occhio attento al sito delle maree. Nella spiaggia di Zarautz a San Sebastián, Paesi Baschi, ce n’è uno ancora più storico, che si gioca ovviamente con la bassa marea. Così come, più a ovest, esiste quello di Luanco, che però si disputa in estate perché in inverno le precipitazioni sarebbero troppo frequenti. Un solo tempo di gioco per gli over 35, ma da un decennio è aperto a tutte le età. Qui, a differenza di Santander, c’è un unico campo. Luanco è però famosa, più che per il torneo di calcio, per quello di tennis, dal quale sono passati tanti professionisti come Ferrer, Verdasco, Moyá, Corretja e Feliciano Lopez. Ovviamente sempre con la bassa marea perché, quando l’acqua sale, la spiaggia praticamente sparisce.