Nel nervosissimo match disputato a Miami, i lusitani rimontano dallo 0-2 e trovano un prezioso pareggio
Tre espulsioni, entrate durissime e accenni di risse hanno caratterizzato a Miami l'intenso match del gruppo C fra gli argentini del Boca Juniors e i portoghesi del Benfica, che si sono infine lasciati sul risultato di 2-2. Per entrambi – inseriti nello stesso girone del Bayern Monaco – si trattava del primo impegno nel Mondiale per club.
Fra le prime emozioni del match, al 19‘, c’è da registrare l'uscita dal campo per infortunio del centrocampista porteño Herrera (che più tardi sarà espulso per intemperanze quando si era da tempo accomodato in panchina). Il suo posto viene preso da Belmonte. Invece di accusare il colpo, gli argentini reagiscono alla tegola nel migliore dei modi, trovando immediatamente la rete del vantaggio con Merentiel, che finalizza alla perfezione un bel contropiede.
Nemmeno il tempo di riprendere a giocare è già giunge – a stretto giro di posta – il raddoppio bostero: stavolta lo scorer è Battaglia, che incorna imparabilmente sugli sviluppi di un corner, per la gioia dell'infortunato Cavani, che sugli spalti esulta come un bambino. Prima del riposo c‘è comunque il tempo per vedere il Benfica accorciare le distanze: ci pensa, ironia della sorte, proprio un argentino, e cioè Di Marìa, che dal dischetto, glaciale, spiazza Marchesin. Il fallo che ha provocato il rigore (Var) lo ha commesso Palacios.
Nella ripresa, malgrado l'inserimento in attacco del ’Gallo‘ Belotti – giunto a Lisbona in prestito dal Como lo scorso gennaio –, i lusitani faticano parecchio per completare la rimonta, nel corso di 45’ minuti in cui gli animi si sono parecchio scaldati, scatenando diversi battibecchi, polemiche e confronti a muso duro. L'attaccante italiano, fra l'altro, verrà espulso al 72‘ per un'entrata a gamba alta, col piede che va a colpire al capo un avversario. Il cartellino giallo inizialmente estratto dall'arbitro viene da questi corretto in rosso quando, richiamato dal Var, va a rivedere l'episodio al monitor.
Le Aquile – che spingono malgrado l'inferiorità numerica perché sono costrette a recuperare il parziale – vedono ad ogni modo premiati i propri sforzi all'84’, quando l’inesauribile Otamendi (pure lui argentino) di testa buca la porta del Boca e firma il definitivo 2-2. Nel finale di gara (88‘), da registrare c’è anche la terza espulsione della serata, sul conto di Figal, difensore del Boca.