I portoghesi dilagano nella sfida con i modesti neozelandesi, la quarta fermata dal maltempo. Intanto a Philadelphia il Flamengo ribalta il Chelsea
Ci risiamo. Ancora una volta, ed è già la quarta – e per il terzo giorno consecutivo, oltretutto – gli organizzatori sono costretti a bloccare una partita del Mondiale per club a causa delle allerte maltempo. Stavolta capita in occasione di Benfica-Auckland City, a Orlando, Florida, dove una violenta tempesta si abbatte sullo stadio al termine del primo tempo, con i portoghesi in vantaggio grazie al rigore trasformato da Di Maria, subito dopo un siparietto a dir poco curioso che vede coinvolto un calciatore dei neozelandesi, il cinese Tong: dopo essere stato colpito al volto da una violenta pallonata, i medici invitano l’allenatore a sostituirlo con qualcun altro, ma il centrocampista non vuol proprio saperne, al punto da scoppiare addirittura in lacrime, riuscendo così infine a spuntarla.
Alla ripresa delle ostilità, addirittura due ore e mezza più tardi, i portoghesi spazzano via i neozelandesi, segnando quasi subito il raddoppio grazie a Pavlidis (54’), dilagando poi con le reti di Sanches (63’) e Di Maria (98’, di nuovo su rigore) e la doppietta di Barreiro (76’ e 78’).
Intanto, all’altro capo della East Coast, a Philadelphia, in Pennsylvania, tra Flamenco e Chelsea va in scena un match a inseguimento piuttosto combattuto: passati in vantaggio per primi, già al tredicesimo, con il portoghese Neto, gli inglesi devono fare i conti col ritorno dei brasiliani, che ribaltano il match nella ripresa colpendo due volte in tre minuti grazie ad Henrique (62’) e Danilo (65’), chiudendo poi i conti con Yan all‘83’.