A decidere l'ultimo atto della rassegna continentale su territorio rossocrociato è stata la maggior freddezza dal dischetto delle britanniche
Al termine di una finale combattuta è stata l'Inghilterra a confermarsi sul tetto d'Europa, come successo in precedenza solo alla Germania dei record. Le ‘Leonesse’ hanno ancora una volta confermato di essere una squadra resiliente, capace di trovare il modo di rimanere in campo e arginare le incursioni delle Furie Rosse nonostante ben tre supplementari consecutivi. Poche, anzi pochissime, energie rimasti nelle battute conclusive. Eppure hanno rimandato il verdetto ai rigori, che si è confermato un esercizio difficile in questo Europeo, in cui di nuovo ha fatto la differenza Chloe Kelly. Già eroina tre anni or sono nell'edizione tenutasi proprio nel Regno Unito.
A cominciare in modo più deciso la sfida è sembrata essere l'Inghilterra, che ha cercato di eludere il muro iberico grazie alle verticalizzazioni. Una tattica che ha subito permesso ad Alessia Russo di comparire alle spalle della retroguardia e impegnare una prima volta i riflessi di Cata Coll, fino a quel momento inespugnabile nel torneo. La Roja ha in seguito preso confidenza, assicurandosi (come ormai sua consuetudine) il pallino delle contrattazioni e creandosi due occasioni non finalizzate da Esther Gonzalez. Un'incomprensione fra il portiere spagnolo e Laia Aleixandri ha invece consentito a Lauren Hemp di recuperare la sfera e concludere a rete da buona posizione, facendosi tuttavia respingere il tiro dal piede della poc'anzi citata Coll. Il punto in cui la Spagna ha fatto maggiormente male alle inglesi è stata la fascia sinistra, con una Lauren James parsa non in perfette condizioni. E proprio da lì è nata l'azione che ha portato Mariona a sbloccare il risultato: Aitana Bonmati ha trovato sul limite dell'area di rigore Athenea che, favorita da un rimpallo, ha servito in profondità l'accorrente Ona Batlle. La giocatrice del Barcellona ha dunque crossato, scovando la testa di Mariona.
Un duro colpo per le inglesi, chiusesi viepiù a riccio in difesa faticando a ripartire come in precedenza. La compagine di Montse Tomé ha in seguito amministrato l'incontro rallentando e accelerando il ritmo a suo piacimento... facendo tuttavia correre le rivali. Rivali che hanno inoltre dovuto ricorrere a un cambio, sicché James non è stata in grado di chiudere il match. Al suo posto è scesa in campo la subentrante per eccellenza Kelly, che ha subito cercato di suonare la carica. Come nella ripresa, in cui la Spagna è parsa più difensiva mentre l'Inghilterra ‘affamata’ di riscatto. E infatti quasi all'ora di gioco Kelly ha trovato alla perfezione Russo, che ha preso in contropiede Coll. Le britanniche hanno dunque provato a creare superiorità numerica a centrocampo grazie a Lucy Bronze e sfruttare la velocità sulle fasce di Hemp e appunto Kelly, con quest'ultima che si è vista fermare all'ultimo da Coll. Il Sankt Jakob-Park si è dunque trasformato nel teatro di una vera e propria battaglia sportiva senza esclusione di colpi, il cui esito si è protratto fino ai calci di rigore.
Inghilterra - Spagna (1-1, 1-1) d.r. 3-1
Reti: 25‘ Mariona 0-1, 57’ Russo 1-1. Rigori: Mead -; Patri 1-2; Greenwood 2-2; Mariona -; Charles 3-2; Bonmati -; Williamson -; Paralluelo -; Kelly 4-2.
Inghilterra: Hampton; Bronze (105‘ Charles), Williamson, Carter, Greenwood; Toone (87’ Mead), Walsh, Stanway (115‘ Clinton); Hemp, Russo (71 Agyemang), James (41’ Kelly).
Spagna: Coll; Olga (105‘ Ouahabi), Aleixandri, Paredes, Batlle; Alexia (71’ Pina), Patri, Bonmati; Mariona, Esther Gonzalez (89‘ Vicky), Athenea (89’ Paralluelo).
Arbitro: Frappart (Francia).
Note: Sankt Jakob-Park, 34’203 spettatori (tutto esaurito). Ammonite: 58‘ Russo, 59’ Bronze, 95' Hemp.