Ciclismo

Sui Campi Elisi inzuppati Pogacar cala il suo poker

Lo sloveno completa il suo quarto trionfo al Tour de France, con Vingegaard, il secondo della generale, che chiude a quasi quattro minuti e mezzo

Les jeux sont faits
(Keystone)
27 luglio 2025
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Favoritissimo alla partenza, Tadej Pogacar ha saputo portare fino in fondo la sua missione. Quella di scrivere per la quarta volta il suo nome nell’albo d’oro del Tour de France, al termine di una tappa conclusiva che sui Campi Elisi ha regalato un po’ di gloria anche a Wout Van Aert.

Tadej Pogacar calato il poker chiudendo con un vantaggio abissale nei confronti del secondo della classifica generale, il danese Jonas Vingegaard, finito a quasi quattro minuti e mezzo dallo sloveno. Il quale non si è comunque accontentato di arrivare al traguardo finale, dando anzi vigorose pedalate anche nella tappa finale, caratterizzata dalla salita del Montmartre, corsa sotto un acquazzone.

Dopo aver preso il comando sulle prime due salite, lo sloveno ha attaccato di nuovo, in un gruppo di sei corridori, sulla salita finale di Rue Lepic, che è stata soffocata dall’indescrivibile fervore che ha seguito questa ultima tappa, trasformata in una classica salita fiamminga in pavé. Ma Van Aert è riuscito a restare incollato alla sua sua ruota prima di abbandonare la maglia gialla negli ultimi metri della salita e andare a vincere per la seconda volta in carriera sui Campi Elisi, tre anni dopo la sua ultima vittoria di tappa al Tour.

Quarto di giornata, Pogacar, inzuppato fino alle ossa, ha tagliato il traguardo con il dito alzato in aria per concludere in bellezza un Tour de France che ha dominato dall‘inizio alla fine. Dopo aver sbaragliato la concorrenza sui Pirenei e poi essersi annoiato sulle Alpi, domenica il campione del mondo ha infine deciso di ’accendere il motore’. E questo nonostante avesse ormai blindato la vittoria finale, dato che i tempi complessivi erano stati congelati prima di Montmartre a causa della pioggia: a quel punto tutto ciò che doveva fare era tagliare il traguardo... Ma questo non gli ha impedito di rischiare per dare spettacolo sulle strade umide di Parigi, cosa che Vingegaard ha evitato.

In sei partecipazioni alla Grande Boucle, Pogacar ha ora quattro vittorie e due secondi posti, eguagliando Chris Froome e avvicinandosi di un punto al record di Eddy Merckx, Bernard Hinault, Jacques Anquetil e Miguel Indurain.

Non è però stata tutta in discesa questa sua quarta volta al Tour del France: lo sloveno ha infatti dovuto fare ben presto a meno del suo luogotenente Joao Almeida, e pure i conti con diversi corridori malati nella sua squadra (pure lo stesso Pogacar ha buscato il raffreddore). E, non da ultimo, la strategia messa in strada dalla Visma per cercare di supportare Vingegaard, il suo più insidioso antagonista. Ma la tattica della squadra olandese gli si è ritorta contro e, alla fine, il danese ha concluso il suo peggior Tour dal 2021 senza una vittoria di tappa. Dietro di lui, i giovani hanno spinto molto, a partire dal 24enne Lipowitz, primo tedesco sul podio dopo Klöden nel 2006.