Come c'era da immaginarsi, non riesce ai bianconeri la clamorosa rimonta sul campo dello Celje dopo lo 0-5 dell'andata
Chiamato a una rimonta impossibile, il Lugano – a dispetto delle dichiarazioni di coach Croci-Torti, che non escludeva il miracolo – cerca soprattutto di risparmiare energie e di evitare infortuni in vista dell'impegno di Coppa Svizzera di domenica contro il Cham, assolutamente da non fallire. La prestazione, ad ogni modo, è piuttosto positiva – specie nel secondo tempo – malgrado alcuni errori evitabili: in Slovenia, termina 4-2 per i bianconeri.
Quella che va in campo a Celje nel ritorno del Q3 di Conference League, infatti, è una formazione inedita e sperimentale, piena di cosiddette riserve: da segnalare la presenza dell'ex Bienne Kelvin, di Pihlström e – soprattutto – dell'attaccante Parsemin, francese della Martinica classe 2003, schierato per la prima volta fra i primi 11. Dei tre, il solo a dimostrare di meritare la titolarizzazione, benché sia di gran lunga il più giovane, sarà lo svedese, che compirà 19 anni soltanto a fine mese.
Lo Celje diretto dallo spagnolo Albert Riera non pare volersi sedersi sugli allori dopo il 5-0 conquistato in trasferta all'andata, e infatti attacca fin dall'inizio e coglie la retroguardia bianconera un po‘ alla sprovvista, specie nell'occasione di una palla ferma. Però, come ogni tanto accade, a trovare il gol contro l'andamento del match è la squadra che sta subendo. Al 12‘ c’è una bella palla di Koutsias per Sfeffen, che dentro l'area viene sgambettato da Avdyli. Il rigore è netto, sul dischetto va Grgic, che come sempre spiazza perfettamente il portiere rivale – Leban in questo caso – e porta in vantaggio gli ospiti.
La gioia - e la remota speranza di ‘remuntada’ – durano però poco, dato che al 21‘, a causa di una serie di errori individuali dei bianconeri, gli sloveni trovano il pari con Kovacevic, e i gol da recuperare tornano a essere cinque. Che potrebbero diventare addirittura sei, se al 34‘ Saipi non chiudesse la saracinesca su un bel tiro di Iosifov.
Nella ripresa, iniziata con Brault-Guillard al posto dello spaesato terzino Kelvin – stiratosi a una caviglia, un po’ fuori ruolo e forse su un palcoscenico troppo impegnativo per uno che fino a giugno giocava in Promotion League –, il Lugano continua a rischiare qualcosa a causa dei troppi errori. Al 55‘ viene richiamato in panchina anche Parsemin – che a sua volta militava fino a poco fa nella terza serie francese – per lasciare spazio a Dos Santos. A mostrarsi più pericolosa, ad ogni modo, è sempre la formazione locale, che riesce ad andare alla conclusione con una certa frequenza, tanto che al 67’ Kvesic – da 17 metri – supera di nuovo Saipi, per il vantaggio sloveno.
Il pareggio, figlio di un bell'assist del neoentrato Bislimi, porta la firma di Papadopoulos, uno dei migliori fra i bianconeri in questo travagliato inizio di stagione, fra l'altro andato in gol già domenica nel successo in campionato a Cornaredo contro il Basilea. La nota davvero positiva della serata è il ritorno al gol di Renato Steffen, che mancava addirittura dallo scorso dicembre: il suo tiro a giro mancino, che certifica il simbolico successo dei sottocenerini a una decina di minuti dal termine, è di notevole fattura. Giunge invece all'85‘ la quarta rete luganese, e la firma Alioski grazie a un nuovo calcio di rigore.
La vittoria è ininfluente ai fini della qualificazione, ma è importante perché ribadisce che il Lugano – con 6 reti realizzate nelle ultime 2 gare – ha quantomeno risolto uno dei maggiori problemi riscontrati in questo inizio di stagione, e cioè la scarsa vena in fase realizzativa.
«Purtroppo ci siamo complicati tutto all'andata», ha commentato Croci-Torti al termine del match. «Rimontare era quasi impossibile, ma è stato importante vincere, che era ciò che chiedevo alla squadra. Dopo il successo sul Basilea, serviva una conferma. Resta il fatto che non posso essere contento, perché ci sarebbe davvero piaciuto andare avanti. Importante è stato vedere che la mia squadra, ritrovatasi sotto 2-1, ha saputo reagire e ha saputo vincere il match. E ora guardiamo alla Coppa Svizzera contro il Cham: dobbiamo assolutamente chiudere la settimana con tre vittorie. Servirà umiltà, perché loro daranno il massimo. Dopodiché torneremo ad allenarci duramente, perché vogliamo vincere qualcosa di importante».
Celje - Lugano: 2-4 (1-1)
Reti: 13’ Grigic (rigore) 0-1. 22‘ Kovacevic 1-1. 67’ Kvesic 2-1. 70‘ Papadopoulos 2-2. 81’ Steffen 2-3. 85‘ Alioski 2-4 (rigore).
Lugano: Saipi; Kelvin (46’ Brault-Guillard), Papadopoulos, El Wafi, Alioski; Steffen, Grgic, Mahmoud (65‘ Mahou), Pihlström (65’ Bislimi); Duville-Parsemain (55‘ Dos Santos), Koutsias (78’ Behrens).
Arbitro: Martinez (Spa).
Note: 4'262 spettatori. Ammoniti: 58‘ Steffen, 59’ Karnicnik (Celje), 62‘ Grgic, 74’ Bislimi.