L’Acb strappa un pareggio, ma i riflettori sono tutti puntati sulla panchina. Niente ufficializzazioni, Benavente però conferma l'arrivo di Gonzalez
Il magro bottino fin qui conquistato e soprattutto le quattordici reti subite, nella storia della serie cadetta solo una compagine aveva raccolto più volte la sfera dal sacco trascorse quattro giornate di campionato, non lasciavano presagire nulla di buono. Come pure l’assenza del viceallenatore Xavi Andrés Ibarra (verosimilmente già sollevato dal suo incarico) in panchina. Il compito si preannunciava difficile considerando inoltre che il rivale di serata era l’Yverdon, che in questo inizio di stagione non ha quasi conosciuto sconfitta e ha realizzato in media tre gol a partita. Il Bellinzona è riuscito a strappare un pareggio, ma la frase che si ripete ormai dal mese di luglio – ossia che la squadra è ancora in costruzione – ha trovato di nuovo conferma nella cornice del Comunale. Poche le trame, perlomeno la porta è rimasta inviolata.
I romandi non hanno creato grandi pericoli, ma è da rimarcare che in porta c’era Elio Trochen. Cresciuto nel settore giovanile del Bellinzona, il 17enne ha preso il posto dell’infortunato Osigwe (che già prima della scoppola rimediata nel Principato lamentava problemi a spalla e cervicali) mostrando prova di carattere. Trascorsi quasi venticinque minuti ha dovuto essere salvato dal palo, nel recupero è stato invece Sadiku a pareggiare il computo dei legni, altrimenti è apparso sicuro e calmo. «Era un sogno nel cassetto fin da piccolo d’indossare la maglia della città dove sono nato. Ho percepito un pizzico di emozione, che si è trasferita sul campo. Non ho invece sentito pressione, piuttosto adrenalina soprattutto in allenamento». Il prodotto del vivaio ha valutato in modo positivo la sua prestazione, anche se «in qualche occasione avrei potuto comportarmi meglio. Ma sono comunque soddisfatto: realizzare un clean sheet all’esordio nella cornice del Comunale ha superato qualsiasi mia più rosea speranza». Il momento è complicato, fra risultati negativi e cambio di allenatore, ma la squadra «è rimasta unita. Siamo una grande famiglia, saremo pronti a tutto quello che arriverà nei prossimi giorni». A proposito del periodo delicato anche Benavente ci ha messo la faccia. Il suo discorso è sembrato più d’addio. Un commiato. «Ora c’è Jersson (Gonzalez, ndr, già in tribuna), vedremo se rimarrò. Quando il club non mi vorrà più, tornerò in Spagna, ma finché sono qui continuerò a lavorare». Il quasi 52enne ha in seguito redarguito la stampa, che «in questi due anni non si è mai espressa positivamente sul Bellinzona. Solo critiche, sembrava che non fossi un allenatore di calcio bensì di baseball. Nella vita mi hanno insegnato che bisogna essere in grado di adattarsi, ma non ho mai avuto le chiavi di una Porsche o di una Ferrari».
Il club sopracenerino ha invece prolungato (fino a controindicazioni dall’alto) il suo periodo di silenzio radio. Tant’è che pure la conferenza stampa programmata questa sera, a cui avrebbero dovuto presenziare sia lo staff tecnico che il direttore sportivo, si è dissolta nel... nulla. Come già capitato nelle passate stagioni, almeno però in questa occasione non è stato il buio della preposta sala del Comunale a informare media e curiosi. Il punto informativo è stato rimandato a una non meglio precisata data, verosimilmente appena l’Acb avrà ufficializzato a chi affidare le redini della panchina, ma i tifosi necessitano delle spiegazioni. Sì, perché i deludenti risultati ottenuti finora e le voci circolate sul possibile cambio di allenatore hanno di nuovo messo in apprensione la piazza della capitale. Parecchie le domande ancora senza risposta. È possibile che non si trovino giocatori e tecnici che ben conoscono la serie cadetta? Qual è il progetto della nuova proprietà? La promozione nel massimo campionato rossocrociato? O il mercato europeo?
Bellinzona - Yverdon (0-0) 0-0
Bellinzona: Trochen; Lopez, Ato, Sörensen; Mihajlovic (45’ Chouik), Bomo, Rey, Lymann, Goncalves; Vogt (89’ Jaiteh); Sadiku.
Yverdon: Martin; Le Pogam, Pos (76’ Diop), Gnakpa, Sauthier; Sessolo (84’ Golliard), Chappuis, Camara (67’ Weber); Pasche (67’ Sorgic), Marchesano, Ntelo (77’ Rodrigues).
Arbitro: Müller.
Note: 667 spettatori. Ammoniti: 25’ Camara, 41’ Le Pogam, 44’ Pos, 61’ Sadiku, 69’ Sörensen, 90+3’ Bomo. Pali: 24’ Marchesano, 90+2’ Sadiku (traversa). Bellinzona senza Lasso (squalificato), Dërmaku, Osigwe e Tutonda (infortunati); Yverdon privo di Tasar (infortunato).