Calcio

‘La Fifa non può risolvere i problemi geopolitici’

Lo dice il presidente Gianni Infantino, dopo gli appelli ricevuti affinché l'istanza escluda Israele dalle competizioni

2 ottobre 2025
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La Fifa auspica la pace a Gaza, ma ‘non può risolvere i problemi geopolitici’. Lo ha detto il presidente del calcio mondiale Gianni Infantino, astenendosi dal rispondere agli appelli ricevuti affinché la Fifa sospenda la federazione israeliana dalle competizioni. ‘Il potere del calcio è quello di riunire le persone all’interno di un mondo diviso – ha detto il dirigente vallesano –, portando un messaggio di pace e di unità’. Così recita un comunicato del governo planetario del calcio. ‘Ciò che la Fifa può fare è promuovere il calcio nel mondo sfruttando i suoi valori educativi, culturali e umanitari’, ha aggiunto Infantino.

Il comunicato della Fifa non menziona Israele né la sua federazione, ma intanto – in piena campagna di qualificazione mondiale – le richieste di esclusione della sua nazionale dalle competizioni internazionali si stanno moltiplicando. Tre esperti dell'Onu la scorsa settimana hanno chiesto che Fifa e Uefa sospendano Israele evocando ‘il genocidio in corso a Gaza’ e ritenendo che ‘le istanze sportive non devono chiudere gli occhi davanti a gravi violazioni dei diritti umani’.

Venerdì scorso, fra l'altro, la presidente della federazione norvegese Lise Klaveness – la cui Nazionale ospiterà Israele per le eliminatorie mondiali l'11 ottobre – ha detto che si sta adoperando per una sanzione contro Israele. «Credo che, se la Russia è stata esclusa, allora dovrebbe esserlo anche Israele», ha affermato in un podcast norvegese. Pochi giorni dopo l'invasione russa dell'Ucraina – ricordiamo – Uefa e Fifa avevano deciso di escludere i club russi dalle gare internazionali, provvedimento ancora in vigore.