Domani sera il Bellinzona sarà ospite dell'ottava forza del campionato. Che sia il campo della rinascita, come la passata stagione?

L’anno scorso vi aveva incassato una batosta di ampia portata ma, poi, sotto il suo comando, il ruolino di marcia del Bellinzona era drasticamente cambiato riposizionando a metà classifica la squadra. Un finale di stagione che aveva fatto dimenticare un’annata di stenti. E, dunque, i tifosi di fede granata si augurano che il terreno da gioco di Carouge possa (ancora una volta) essere quello della rinascita.
Nella storia della serie cadetta, fra le undici squadre che hanno totalizzato al massimo quattro punti nelle prime undici giornate, cinque sono infatti state retrocesse. Un campanello d’allarme preoccupante, considerando soprattutto che l’Acb è ancora in cerca della vittoria stagionale numero uno. Quattro pareggi e ben sette battute d’arresto. Nell’ambito della Challenge League, inoltre, solo l’Yf Juventus aveva realizzato meno gol (quattro) dei sopracenerini nel medesimo lasso di tempo. La squadra della capitale, per di più, ha gonfiato la rete solo due volte nelle ultime nove di campionato e rischia quindi di rimanere a secco per ben cinque partite di fila. Un record pure questo poco rincuorante.
I beniamini del pubblico non hanno comunque vissuto un inizio di campionato migliore: ben sette battute d’arresto (di cui due nelle ultime giornate) e due sole vittorie. Domani sera potrà beneficiare del fattore casalingo e, soprattutto, della sua efficacia. E, dunque, l’Acb dovrà chiudere la saracinesca e ritrovare solidità in difesa. Finora ha subìto una quantità industriale di reti. Siamo però sicuri che Giuseppe Sannino avrà iniziato a lavorare e inculcare nella testa dei giocatori spirito di sacrificio e quella voglia di andare sempre in avanti, come da lui stesso dichiarato. È necessario avere una reazione per uscire dalla zona bassa della classifica e infondere morale a tutto l’ambiente.