CICLISMO

Vittoria di Verona, Roglic perde terreno

Il Giro d'Italia fa tappa ad Asiago con il successo dello spagnolo e il leader Isaac del Toro che mantiene comodamente la maglia rosa

25 maggio 2025
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Lo spagnolo Carlos Verona ha vinto la 15ª tappa del Giro d'Italia ad Asiago. Lo sloveno Primoz Roglic, uno dei grandi favoriti alla partenza del Giro, ha perso terreno. Il messicano Isaac del Toro, che ha risposto ai numerosi attacchi di Egan Bernal e Richard Carapaz con insolente facilità, ha conservato la maglia rosa di leader al termine di una vivace tappa di montagna, che si è trasformata in un calvario per Roglic. Lo sloveno, che ha avuto una giornata pessima, è stato superato sulla salita di Dori da tutti gli altri favoriti, le cui squadre hanno poi unito le forze per staccare e aumentare il distacco dal leader della Red Bull Bora. Al traguardo, lo sloveno ha perso più di un minuto e mezzo sugli altri favoriti. Oggi ultima giornata di riposo, seguirà la tradizionale terza settimana di alta montagna.

In classifica generale, Del Toro ha ancora un vantaggio di 1'20” sul britannico Simon Yates e di 1'26” sullo spagnolo Juan Ayuso, leader designato della Uae. Roglic scende al 10° posto, a 3'53” dal messicano.

Lontano da queste considerazioni, Verona si è goduto la grande gioia di cadere tra le braccia della moglie e delle figlie dopo aver conquistato, a 32 anni, quella che è soltanto la seconda vittoria della sua carriera, dopo una tappa del Delfinato nel 2022. Al termine di una lunga fuga, prima di gruppo e poi in solitaria, durata 45 chilometri, lo spagnolo ha conservato una ventina di secondi di vantaggio su un gruppo iniziale di sei corridori. I favoriti sono arrivati subito dopo.

Verona ha regalato alla sua squadra Lidl-Trek la sesta vittoria in questo Giro, il giorno dopo il ritiro del leader Giulio Ciccone per un infortunio alla coscia destra. «Non avrei mai pensato di vincere una tappa qui – ha detto –. Mi sono dedicato al ruolo di compagno di squadra di Ciccone e sono stato felice di farlo. Ma tutto è cambiato quando abbiamo perso il nostro capitano».