Ciclismo

La Tudor va a caccia di gloria di giornata

Il Tour de France ritrova una squadra tutta svizzera. Che punterà prima di tutto sui successi di tappa

Che Grande Boucle sarà per Marc Hirschi?
(Keystone)
4 luglio 2025
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Con la Tudor Pro Cycling di Fabian Cancellara (che ai nastri di partenza schiera i rossocrociati Marc Hirschi e Fabian Leinhard), il Tour de France 2025 segna il ritorno di una squadra svizzera nel cast delle partecipanti, nove anni dopo l'ultima volta. Allora a rappresentare i colori rossocrociati in quello che resta l'evento annuale di ciclismo più seguito al mondo era la Iam Cycling, nel frattempo ritiratasi dalla scena.

Se si dovesse presentare l'occasione, la squadra non si tirerà certo indietro dal lottare per la maglia gialla di leader della corsa: il semplice fatto di averla indossata, foss'anche per un solo giorno, significa garantirsi un posto negli annali del ciclismo mondiale. Ne sa qualcosa lo stesso Fabian Cancellara, che nella sua carriera in sella l'aveva vestita per un totale di 29 giorni: nessun altro svizzero l'ha indossata tanto a lungo. Il titolare della Tudor è però anche il corridore ad averla portata più volte senza mai vincere la Grande Boucle.

La presenza dei corridori con casacca Tudor al Grand Départ di Lilla è stata possibile grazie a una wild card, che ha permesso alla formazione di seconda divisione di competere contro le squadre del World Tour, presenti di default. La Tudor ha potuto contare su una combinazione di circostanze: una modifica del regolamento Uci che ha portato a 23 (dalle precedenti 22) le squadre ammesse al Tour de France, e un costante miglioramento dei suoi risultati dal 2022.

La firma della partnership col prestigioso marchio orologiero ha segnato il lancio di un progetto in grado di attirare corridori del calibro del doppio campione del mondo Julian Alaphilippe, di Marc Hirschi e del veterano Matteo Trentin. La partecipazione al Giro d'Italia 2024 ha poi contribuito ad aumentare visibilità e interesse attorno a questa squadra.

La vittoria di tappa come obiettivo

La Tudor non ha l'ambizione di puntare alla classifica generale, come spiega Marc Hirschi: «Non abbiamo un leader per poterlo fare». Gli obiettivi per questa prima partecipazione al Tour sono comunque ambiziosi: «Vogliamo puntare alle vittorie di tappa. Per ogni giorno abbiamo qualcuno che può lottare per il successo di giornata». In particolare con Julian Alaphilippe e l'australiano Michael Stoerer, due corridori in grado di farsi valere all'interno della carovana. Per gli arrivi in volata, l'italiano Alberto Dainese è un candidato al successo, mentre il suo connazionale Matteo Trentin, specialista delle classiche, ha un buon profilo per le tappe di transizione. E naturalmente Marc Hirschi stesso è, o potrebbe esserlo, una risorsa in questa selezione. Ma dietro la sua forma c'è un grande punto interrogativo. Il campo di allenamento di tre settimane in quota sulla Sierra Nevada, che ha svolto con Alaphilippe e altri dopo la mancata selezione per il Giro d'Italia, finora non ha sortito gli effetti sperati.

Al recente Tour de Suisse, mentre Alaphilippe ha lottato per un posto sul podio generale, Hirschi non era ancora in forma. «Non avevo le gambe per stare davanti». Nonostante un inizio d'anno promettente, che ha visto Hirschi vincere la sua prima gara in maglia Tudor, la malattia lo ha costretto a saltare alcuni blocchi di allenamento a marzo. Da allora, il bernese non è ancora riuscito a soddisfare le aspettative che il team ha riposto in lui come co-leader. Per poter competere con i migliori al Tour de France, tutto deve combaciare, proprio come capitò nel 2020. All'epoca, Hirschi aveva festeggiato la sua prima vittoria da professionista alla Grande Boucle ed era stato nominato corridore più combattivo dell'intero Tour. Si era poi trasferito al Team Uae Emirates, dove aveva lavorato con la superstar Tadej Pogacar durante le sue due partecipazioni al Tour.

Quest'anno, Marc Hirschi può ancora una volta sorprendere il gruppo, tentare la fuga e dimostrare le sue abilità di corsa. L'atmosfera elettrica del Tour de France è perfetta per risvegliare i corpi intorpiditi.