Nuove manifestazioni anti-israeliane al margine della Vuelta, due persone agli arresti
Vincitore dell'ultima crono della Vuelta dello scorso anno, Stefan Küng non è riuscito a ripetersi giovedì a Valladolid, teatro della diciottesima tappa del Giro di Spagna 2025. Il turgoviese, che ha chiuso sesto a 12" dal vincitore, l'italiano Filippo Ganna, si ritiene comunque soddisfatto della propria prova.
«Stavo bene, ho saputo gestire bene le forze e ho dato tutto quel che potevo. Sono partito per vincere, ma il percorso era duro. Ganna è stato forse avvantaggiato dall'aver qualcuno davanti a sé come punto di riferimento», ha detto il portacolori della Groupama-Fdj. «Ma voglio essere onesto», ha proseguito l'elvetico, «i 12" che ci separano dimostrano che lui oggi era il più forte. Questa Vuelta si sta rivelando complicata per me, anche perché prima del Tour di Polonia avevo preso il Covid. Lotto e stringo i denti ogni giorno perché amo correre. Da qualche giorno, comunque, va un po' meglio, e farsi battere da Ganna non è certo una vergogna. Per me è in ogni caso un passo avanti».
Küng spera di progredire ulteriormente in queste ultime tre tappe spagnole, soprattutto per trovare la forma ideale con cui affrontare la crono mondiale del 21 settembre in agenda a Kigali, in Ruanda. «Viste le mie condizioni, è stato comunque un bene che la crono di Valladolid, per ragioni di sicurezza, sia stata accorciata a 12,2 km dai 27 km originali».
Secondo di giornata, staccato di 1", è stato l'australiano Jay Vine. Terzo invece il portoghese Almeida (+8"). Nono posto per il danese Vingegaard a 18". L'elvetico Fabio Christen ha chiuso 81° a 1'19". Con Jonas Vingegaard sempre leader della classifica generale, venerdì la carovana si sposterà da Rueda a Guijuelo lungo 162 km praticamente tutti in pianura.
Due persone che hanno tentato di bloccare il passaggio di un corridore della Israel durante la prova contro il tempo di Valladolid sono state messe agli arresti. I due manifestanti sono stati fermati dopo aver scavalcato le barriere di sicurezza ai lati del percorso, dove diverse decine di attivisti filo-palestinesi si erano ammassati per protestare contro la partecipazione alla Vuelta della formazione israeliana.
Il Giro di Spagna, che si chiuderà domenica a Madrid, è stato disturbato praticamente ogni giorno da manifestanti anti-israeliani che hanno regolarmente preso di mira la Israel-Premier Tech e i suoi atleti. Intemperanze che hanno costretto gli organizzatori ad accorciare alcune frazioni, come ad esempio a Bilbao e a Pontevedra nelle scorse giornate.