Dopo il fornitore di bici, anche l'azienda che dà il nome alla Ipt chiede un cambiamento a livello di nome, dopo le polemiche divampate all'ultima Vuelta
Co-sponsor della Israel-Premier Tech, l'azienda canadese che dà il nome alla formazione israeliana ha chiesto alla squadra che il termine "Israel” venga levato dal nome. Una presa di posizione, quella della Premier Tech, che fa seguito a un'altra richiesta in tal senso, da parte del fornitore delle bici del team, Factor Bikes. “Siamo sensibili e attenti alla situazione internazionale che è cambiata molto dal nostro ingresso nel World Tour, nel 2017” recita la nota stampa diffusa da Premier Tech. “Ci aspettiamo che la squadra cambi nome escludendo il termine Israele e che adotti una nuova identità e una nuova immagine a livello di marchio”. Le perplessità nordamericane sono naturalmente legate alle polemiche divampate soprattutto all'ultimo Giro di Spagna, quando la presenza stessa della Israel-Premier Tech aveva suscitato malumori, con gli attivisti pro-palestinesi che avevano più volte manifestato lungo e sulle le strade della Vuelta, costringendo anche alla neutralizzazione della tappa che si sarebbe dovuta concludere a Bilbao.
Tuttavia, per il momento le richieste di Premier Tech e Factor Bikes non sembrano aver sortito gli effetti sperati. ‘Siamo in fase di pianificazione per il 2026 e comunicheremo eventuali cambiamenti a tempo debito', si sono limitati a scrivere i vertici della squadra in un comunicato stampa diffuso nelle scorse ore.