Hockey

Battuto a Davos, ma il Lugano lascia la pista a testa alta

Grazie a una rete di Fazzini nel finale, i bianconeri riacciuffano i grigionesi. Ma poi si fanno beffare all'overtime

Traffico dalle parti di Schlegel
(Keystone)
8 dicembre 2024
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Non regalano reti, ma emozioni ad ampie dosi i primi venti minuti del confronto tra Davos e Lugano. Distribuite, ed è ciò che più conta, sostanzialmente in modo equo da una parte e dall'altra, pur se è vero che nella prima parte della frazione iniziale sono i grigionesi a vantare un maggior possesso del disco. Non a caso la prima grande occasione capita proprio agli uomini di Josh Holden, che in powerplay (espulso nella circostanza Thürkauf per uno sgambetto ai danni di Fora), con Kessler, dopo un batti e ribatti ravvicinato, colpiscono il palo. Il powerplay del Davos è particolarmente pungente, e poco dopo è Schlegel a dover fare gli straordinari per bloccare un tiro di Zadina. Quando l'occasione di giocare in superiorità numerica capita sul fronte dei bianconeri, il fronte di gioco si ribalta. E allora è Aeschlimann a essere più sollecitato, ma i veri Sekac, Carr e Alatalo non hanno miglior fortuna dei loro colleghi in gialloblù. Al 17'26" Tambellini con una sventola dalla media distanza centra l'asta, facendo tremare la porta. Che a ogni buon conto resta inviolata. Poi, su una bella verticalizzazione, è ancora Zadina a provarci, ma l'attaccante ceco del Davos, dopo aver fatto distendere sul ghiaccio il portiere bianconero, non centra lo specchio della porta. Il primo tempo va così agli archivi sullo 0-0.

Il secondo tempo si apre subito con una grossa occasione per il Davos, con un assist sullo slot di Stransky per Corvi, che però da due passi non centra lo specchio della porta. Poi, con Hausheer espulso, Kessler fa i conti ancora una volta con il palo, con Schlegel battuto, e sulla ripartenza, è Sekac ad avere una grossa opportunità di sbloccare lo 0-0 iniziale, vanificata però dall'intervento di Aeschlimann. Poco dopo è Zadina a incartarsi sul più bello. Dopo tante occasioni, il gol arriva per davvero: lo trova Nussbaumer, che dopo essersi sbarazzato della guardia di Meile, va a battere il portiere bianconero. Il poker di montanti della porta lo perfeziona Tambellini, nel finale della frazione di mezzo, che comunque si esaurisce senza ulteriori segnature, malgrado un'ulteriore ottima occasione che capita Carr, presentatosi tutto solo davanti ad Aeschlimann, che ancora una volta abbassa la saracinesca.

Una penalità per troppi giocatori sul ghiaccio (scontata da Joly) rischia di costare grosso a un Lugano che in avvio di terzo tempo cerca di forzare i tempi per pareggiare. Ma a evitare il doppio svantaggio su una botta al volo di Kessler è il provvidenziale intervento di Schlegel. Il Davos non sembra però volerne sapere di giocare a difesa del vantaggio, e pure quando viene ristabilita la parità numerica sul ghiaccio, continua la sua manovra a trazione anteriore. A una decina di minuti dal termine è poi il turno di Fazzini di accomodarsi sulla panchina dei penalizzati per un aggancio ai danni di un avversario. Stavolta gli attaccanti dei gialloblù sembrano meno spumeggianti, ma il complesso di Josh Holden guadagna altro prezioso tempo. Si arriva così al 58'05", quando coach Gianinazzi richiama Schlegel per dare spazio a un sesto giocatore di movimento. Ingaggio vinto dal Lugano, disco che finisce sulla pala del bastone di Fazzini che con un preciso polsino sigla il sospirato pareggio. Sono poi i bianconeri ad avere la più grossa chance di chiudere vittoriosamente il match prima del termine dei tempi regolamentari. Ma il gol non arriva, e dunque si va al supplementare. Dove dopo una grossa occasione di Joly, è il Davos a riversarsi sull'altro fronte e dopo una doppia opportunità non sfruttata da Zadina, Honka, in combutta con lo stesso Zadina, al 61'32" fa calare il sipario sulla partita.

Davos - Lugano (0-0 1-0 0-1 1-0) d.p. 2-1
Reti:
30’37“ Nussbaumer (Knak) 1-0. 58’07” Fazzini (Thürkauf) 1-1. 61’32" Honka (Zadina) 2-1.
Davos: Aeschlimann; Fora, Gross; Andersson, Jung; Honka, Dahlbeck; Guebey, Barandun; Stransky, Corvi, Tambellini; Kessler, Egli, Zadina; Frehner, Nussbaumer, Knak; Wieser, Gredig, Ambühl.
Lugano: Schlegel; Aebischer, Dahlström; Jesper Peltonen, Meile; Hausheer, Alatalo; Togni; Joly, Thürkauf, Carr; Fazzini, Arcobello, Patry; Marco Müller, Verboon, Sekac; Zanetti, Canonica, Cormier; Aleksi Peltonen.
Arbitri: Borga, Streubel; Fuchs, Meusy.
Note: 6’547 spettatori. Penalità: 4 x 2’ contro il Davos; 6 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 31-23 (9-6, 14-10, 6-7, 2-0). Davos senza Nordström, Parrée e Ryfors (infortunati); Lugano privo di Schultz (malato), Guerra, Morini, Mirco Müller, Van Pottelberghe, Zohorna Radim (infortunati); Nyffeler e Reichle (soprannumero). Pali: 3’46“ Kessler, 17’26” Tambellini (traversa), 24’00“ Kessler, 37’48” Tambellini. Lugano senza portiere dal 58’05“ al 58’07”. A fine partita, premiati quali migliori giocatori in pista Sandro Aeschlimann e Niklas Schlegel.