Alla Bcf Arena i biancoblù giocano alla pari per due tempi. Ma un blackout all'inizio dell'ultimo periodo risulta fatale agli uomini di Cereda
Missione vincere. Uno, il Friborgo, per garantirsi i playoff, l'altro, l'Ambrì Piotta, per i play-in. La partita da non perdere, anzi da vincere della Bcf Arena tra gli uomini di Lars Leuenberger e quelli di Luca Cereda è di quelle che in palio hanno una posta pesantissima. Ragion per cui entrambe le squadre si presentano in pista mettendo l'accento sul rigore difensivo: proibito sbagliare in retrovia per non compromettere le proprie chance di mettere le mani sulla posta piena. Il Friborgo fa girare maggiormente il disco, l'Ambrì Piotta, però, almeno nei minuti iniziali, impegna maggiormente il portiere avversario. Il primo a chiamare in causa Berrra è Pestoni, col portiere burgundo che però si fa trovare pronto sul backhand del numero 18 dei leventinesi. Poi è DiDomenico a tentare la via del gol, e sulla respinta del portiere ci prova anche Kubalik, la cui fiondata si spegne a lato della porta. Il Friborgo replica dapprima con Lilja, che dopo uno slalom fra il quintetto leventinese si presenta davanti a Senn, che però vince il duello personale, poi con Sprunger, il cui tiro dalla media distanza è facile preda del portiere biancoblù, il quale, poco dopo, col bastone anticipa provvidenzialmente Vey, lasciato libero dai difensori biancoblù. Nel finale del primo tempo è ancora Kubalik ad avere sul bastone un buon disco per sbloccare il punteggio, ma ancora una volta Berra gli sbarra la strada. Il primo tempo va così agli archivi senza segnature.
Il periodo centrale si apre con i leventinesi a spingere maggiormente, grazie in particolare alla prima linea, con Kubalik che si procura un altro paio di buone occasioni, ma una volta Berra e una volta la scarsa precisione gli giocano contro. Al 22'30" il gol infine arriva. Ma a segnarlo è Bertschy, ottimamente servito davanti allo slot da Vey, mettendo le ali ai piedi del Friborgo. Qualche istante più tardi, un disco perso da Maillet, innesca l'azione di rottura di Gerber, il quale s'invola verso Senn che stavolta però ci mette una pezza. E lo stesso fa quando Lilja, vera spina nel fianco dei suoi ex compagni, al 27'13" libera in verticale Bertschy. È un momento delicato per i biancoblù che poco dopo, su un cambio non perfettamente riuscito, rischiano ancora grosso quando Sprunger s'invola verso la porta difesa da Senn: il suo primo tiro si spegne sulle assi di fondo, ma il numero 86 del Gottéron va a riprendersi il disco e ci riprova, con Heed che all'ultimo toglie le castagne dal fuoco. Ci vuole la prima penalità della serata, fischiata a Bertschy per uno sgambetto ai danni di De Luca, per vedere il primo gol dei leventinesi. Lo segna Maillet, con una sventola al volo dopo una bella triangolazione con DiDomenico e Heed: 1-1. Il Friborgo però non ci sta, e prova nuovamente l'allungo, e lo sfiora con Gunderson, il cui tiro, a meno di mezzo minuto dalla seconda sirena, centra la traversa prima d'impennarsi. Alla seconda pausa il risultato è così 1-1.
Il risultato di parità dura però pochissimo, perché ai padroni di casa bastano appena 23 secondi del terzo tempo per tornare in avanti grazie a una staffilata di Schmid che s'infila poco sotto l'incrocio dei pali. Già in leggera salita, la partita prende si fa impervia per i biancoblù, che nell'arco di un minuto, tra il 49'12" e il 50'12" incassano altre due segnature (una di Wallmark e una Bertschy) per ritrovarsi sotto 4-1: un uno-due che suggerisce a Luca Cereda di chiamare il timeout. Il coach biancoblù a meno di 5 minuti dal sessantesimo toglie anche il portiere per cercare di riaprire il match. È tuttavia il Friborgo che si procura due grosse occasioni per chiudere definitivamente i conti, ma sia Sprunger sia Schmid colpiscono il palo della porta sguarnita. Nel finale l'Ambrì Piotta ha poi l'occasione di giocare a 6 contro 4 (e per un abbondante minuto addirittura a 6 contro 3), ma nemmeno questo basta per mutare il punteggio a un match che si chiude 4-1.
Una sconfitta comunque (relativamente) indolore per l'Ambrì Piotta, che grazie ai risultati dalle altre piste (e in particolare al successo dle Lugano sul Bienne) ottiene comunque il suo biglietto per i play-in, dove al primo turno affronterà il Rapperswil, chiudendo al decimo e ultimo posto utile.
Friborgo - Ambrì Piotta (0-0 1-1 3-0) 4-1
Reti: 23’47“ Bertschy (Vey, Lilja) 1-0. 38’45” Maillet (DiDomenico, Heed/esp. Bertschy) 1-1. 40’23" Schmid (Wallmark) 2-1. 49’12“ Wallmark (Schmid, Sörensen) 3-1. 50’12” Bertschy (Lilja, Vey) 4-1.
Friborgo: Berra; Diaz, Jecker; Rathgeb, Gunderson; Sutter, Streule; Seiler; Sörensen, Wallmark, Schmid; Bertschy, Vey, Lilja; Sprunger, De la Rose, Marchon; Nicolet, Walser, Gerber.
Ambrì Piotta: Senn; Heed, Zgraggen; Virtanen, Terraneo; Wüthrich, Isacco Dotti; Zaccheo Dotti, Curran; DiDomenico, Maillet, Kubalik; Bürgler, Heim, Müller; Pestoni, Landry, De Luca; Grassi, Kostner, Zwerger.
Arbitri: Tscherrig, Stolc; Stalder, Urfer.
Note: 9’262 spettatori. Penalità: 3 x 2’ contro il Friborgo; nessuna contro l’Ambrì Piotta. Tiri in porta: 29-20 (10-3, 13-11, 6-6). Friborgo senza Dufner (infortunato), Borgman, Delémont, Dorthe e Rod (soprannumero); Ambrì Piotta privo di Douay, Hedlund, Juvonen, Muggli e Pezzullo (soprannumero). Pali: 39’32“ Gunderson (traversa), 55’43“ Sprunger, 56’47" Schmid. Timeout Ambrì Piotta al 50’12”, poi senza portiere dal 55’29” al 56'09", dal 56'27" al 57'18" e dal 57'32" al termine. A fine partita, premiati quali migliori giocatori in pista Jakob Lilja e Philippe Maillet.