Hockey

L'ottima prestazione non basta, stavolta passa la Lettonia

Nella prima amichevole disputata sul ghiaccio di Riga la Svizzera macina più gioco, ma viene fermata dalla fortuna

(Keystone)
24 aprile 2025
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Il filotto di vittorie della Nazionale rossocrociata s'interrompe a Riga. Non c‘è stato il cinque su cinque, ma la prestazione offerta da Ambühl e compagni (sia in attacco che difesa) può far dormire sonni tranquilli. Sì, perché la Svizzera ha mostrato una crescita ulteriore rispetto alle due amichevoli contro la Francia pagando stavolta un pizzico di fortuna. Ben tre i pali colpiti, di cui due da Fazzini. E, così, la Lettonia si è imposta 3-2 ai rigori.

Trascorrono nemmeno due minuti e l'invitante spazio lasciato nello slot dai padroni di casa permette a Hofmann di sbloccare il punteggio, confermando l'attuale eccellente stato di forma dell'ex Lugano. Un gol arrivato grazie alla pressione dei rossocrociati, bravi a sfruttare l'occasione concessa ma pure a esercitare il proprio forechecking uscendo velocemente dal terzo. Collo scorrere del cronometro i lettoni, accompagnati dal pubblico, trovano la quadra fermando in zona neutra i nostri. E, grazie a un'azione insistita, trovano anche il pareggio: qualche errore in fase difensiva, commesso soprattutto da Egli e Jung (ben posizionati a copertura di Charlin, tuttavia non altrettanto efficaci nel mantenere l'uomo), servono su un piatto d'argento il pareggio al giovane Slavins. Il periodo iniziale si conferma interessante, con un bel ritmo e un'elevata intensità, tant’è che in seguito la selezione di Fischer può addirittura usufruire di un powerplay. Buona circolazione del puck e palo colpito da Fazzini, ma la situazione di equilibrio non viene scardinata.

Le squadre restano strutturate, ordinate. Nel periodo centrale la Svizzera è tuttavia costretta suo malgrado a sorbire un lungo momento di pressione a seguito di un box play: i padroni di casa iniziano a giocare molto fisici e questo maggior ingaggio mette in difficoltà i rossocrociati. E, infatti, una deviazione ‘malandrina’ di mano di Moy su conclusione di Tumanov chiama fuori causa il fin lì perfetto Charlin... concedendo il raddoppio. La reazione di Ambühl e compagni non si fa comunque attendere. Sì, perché i nostri si proiettano in attacco facendo ben girare le quattro linee oltre che mettendo sulle gambe i lettoni. È in particolar modo il secondo terzetto d'attacco a mettere in apprensione i giovani padroni di casa in fase di lettura. La Svizzera rimane molto compatta e, quando conquista il terzo, si rivela molto pericolosa senza però riuscire a trafiggere Gudlevskis (di nuovo ‘salvato’ dal palo su Fazzini).

Chiamati a resistere in situazione d'inferiorità numerica, l'entrata nel periodo conclusivo dei rossocrociati è ancora di sofferenza. Un po' come successo nel terzo centrale, però, la squadra ospite riesce a uscire alla lunga mettendo in ambasce i lettoni. Una bella combinazione fra Moy, che protegge di gran carriera il disco, e Knak confeziona dunque il pareggio. L'ala zurighese si libera infatti della sua marcatura, mettendosi in ottima posizione per insaccare in rete. Comprensibilmente il ritmo cala, ma è la Svizzera a cercare maggiormente di chiudere la sfida. Il maggior costrutto tuttavia cozza sull'ordinata difesa lettone. Nemmeno l'ottima linea di passaggio di Fora e il conseguente polsino di Hofmann permette di calare il tris e fare cinque su cinque. Ancora una volta il palo nega la gioia del gol, rimandando il verdetto all'overtime... e in seguito ai rigori. Rigori in cui regna l'imprecisione così a decidere il confronto è Bukarts.