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Londra come Parigi? Alcaraz ha in mente il bis

La finale di domenica, come prevedibile, opporrà lo spagnolo a Jannik Sinner, ma prima fari puntati sul duello femminile tra Anisimova e Swiatek

Chissà cosa gli avrà detto
(Keystone)
11 luglio 2025
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La finale più attesa è anche la più ovvia, ed è quella maschile. Mentre quest’oggi le donne apriranno le danze con la sfida tra la 23enne statunitense Amanda Anisimova, la numero 13 al mondo che mai s’era spinta tanto in là in uno Slam, e la polacca Iga Swiatek grande favorita (pure secondo i bookmaker) nella domenica londinese Carlos Alcaraz e Jannik Sinner daranno vita a uno scontato ultimo atto che tutti s’aspettavano, tra i migliori due giocatori al mondo, che se le daranno di santa ragione sul Centrale nella rivincita della maratona al Roland Garros.

Il primo a staccare il biglietto per la finale di domani pomeriggio è lo spagnolo che vorrebbe ripetersi a Wimbledon per la terza volta di fila. Ma quella con Taylor Fritz è una semifinale molto più equilibrata di quanto atteso – E si chiuderà in quattro set, sul 6-4, 5-7, 6-3, 7-6 –, con lo spagnolo che fa la differenza appoggiandosi soprattutto a un servizio che gli garantisce l’88% di punti con la prima. La 20esima vittoria di Alcaraz sui prati inglesi permette al murciano di allungare la striscia vincente di 24 partite di fila senza una sola sconfitta, che è il migliore degli auspici per avvicinarsi a quella che potrebbe essere la sua seconda doppietta Parigi-Londra consecutiva. «È stata una gara davvero difficile, faceva un gran caldo – racconta il ventiduenne spagnolo –. Tuttavia sono soddisfatto per come ho saputo gestire il nervosismo» dice, alludendo probabilmente al momento difficile nel quarto set, quando Fritz è avanti 6-4 al tie-break, ma lo spagnolo all’improvviso riesce a elevare il livello del suo tennis, salvando il set per poi chiudere i conti dopo 2 ore e 49 di gioco.

Poco dopo, tocca all’uragano Sinner travolgere un Novak Djokovic liquidato in tre set in un duello sostanzialmente senza storia, a conferma della condizione psico-fisica eccellente dell’altoatesino dopo il grosso spavento della sfida con Dimitrov, in cui con buona probabilità solo quel colpo di scena avrebbe potuto salvarlo dalla clamorosa uscita di scena. Per Sinner questa è soltanto la prima volta in finale a Church Road, ma è già la sua quinta nello Slam. «È incredibile – dice l’italiano –, questo è il torneo che guardavo in tivù da piccolo e non mi sarei immaginato di giocarci la finale. Oggi ho servito bene, mi sono mosso molto meglio: vedremo come andrà domani. È un onore condividere il campo con Carlos, uno dei giocatori di riferimento per me, e speriamo che sia una bella partita. Non so se riusciremo a fare meglio della finale a Parigi, ma daremo il massimo». Quello sarà il tredicesimo match tra i due, e nei dodici precedenti – dopo essersi imposto negli ultimi cinque – Alcaraz è in vantaggio per 8 successi a 4. Soprattutto, però, lo spagnolo si è aggiudicato l’unico match che valeva uno Slam, la finale di Parigi appunto: stavolta come finirà?