Seconda stima UST: crescita trainata dagli ospiti stranieri (+6,2%) mentre i pernottamenti dei residenti calano dello 0,2%; dati assoluti il 3 ottobre
Il turismo si espande ulteriormente in Svizzera e lo fa a ritmi sostenuti: in agosto è stata registrata una progressione dei pernottamenti del 3,3% rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso, stando alla seconda stima pubblicata oggi pomeriggio dall'Ufficio federale di statistica (UST).
A incidere sul risultato complessivo è stato soprattutto l'incremento della domanda degli ospiti provenienti dall'estero, pari al 6,2%, mentre quella indigena segna -0,2%. Non sono ancora note cifre assolute.
Alcune informazioni sono state fornite anche in relazione alla provenienza dei visitatori stranieri. Emerge così che l'Europa segna +7,3% (trainata dal +12,7% del Regno Unito, dal +6,7% dell'Italia e dal +6,3% della Germania), l'America +9,6% (USA +10,1%) e l'Asia +0,4% (con la Cina a +20,0%).
Se sarà confermato il dato complessivo di agosto si tradurrà in una sensibile accelerazione in paragone ai mesi scorsi, considerato che nel periodo gennaio-luglio le notti sono salite dell'1,6% (a 25,3 milioni), una percentuale frutto di una crescita in gennaio (+3,5%), marzo (+0,3%), aprile (+4,4%), maggio (+1,7%), giugno (+1,8%) e luglio (+2,7%), a cui ha fatto da contraltare febbraio (-2,8%).
Le ultime cifre saranno bene accolte dagli operatori del settore, ma susciteranno nuovi interrogativi fra coloro che denunciano una presenza turistica eccessiva anche in Svizzera, alla stessa stregua di un fenomeno riscontrabile in altre regioni del mondo. Dopo tutto, il 2024 aveva segnato un nuovo picco in termini di pernottamenti, così come del resto era già accaduto l'anno precedente.
I valori diffusi oggi fanno parte della statistica sperimentale Hesta-Flash. Per avere i numeri assoluti, i dati disaggregati regionali e tutte le altre informazioni a cui ha abituato l'UST bisognerà attendere il 3 ottobre.