laR+ Tresa

Scuole di Sessa, coinvolte le Commissioni di quartiere

Sul tavolo ci sono tre alternative. Entro il 7 marzo saranno presentati dei rapporti per decidere la soluzione da presentare al Cantone

Un cartello che potrebbe essere tolto a Sessa
(Ti-Press)
25 febbraio 2025
|

Status quo. Chiudere la sede di Sessa. Primo ciclo scolastico a Sessa e il secondo a Croglio. Sono queste le tre varianti sul tavolo che il Comune di Tresa analizzerà dopo il 7 marzo; data entro la quale le quattro Commissioni di quartiere (Cq) dovranno inviare dei loro rapporti, in merito al futuro delle scuole comunali. La decisione di ufficializzare il coinvolgimento delle Cq, “ben oltre a quanto prescritto dalle leggi” e “come auspicato dal Gruppo Sos Scuole Comunali” – precisa in un comunicato il Municipio –, è emersa durante la seduta straordinaria del Consiglio comunale (Cc), tenutasi lunedì sera. Oltre al tema legato alle scuole, il legislativo ha approvato due messaggi municipali riguardanti altrettanti progetti interregionali.

‘Possibile risparmio di 150mila franchi’

Dopo la proposta del Municipio di riorganizzare le sedi scolastiche comunali, ricordiamo, il Gruppo Sos Scuole Comunali, tramite una petizione, ha raccolto 708 firme – tra cui quelle di ex docenti e della maggioranza dei consiglieri comunali – per salvare la scuola di Sessa. Forte di queste firme, consegnate a metà dicembre, il gruppo ha chiesto maggiore trasparenza nella decisione e ha ottenuto di integrare le Cq nel processo decisionale. Il 12 febbraio, il Municipio ha incontrato le varie Cq per presentare i dati relativi al calo degli studenti e per valutare le diverse opzioni didattiche, analizzando anche i costi di gestione.Tra le varianti proposte, ci sono: mantenere l’attuale situazione, “che non risolve il problema, ma lo posticipa” e “rischia di portare alla formazione di una pentaclasse”, come spiega il Comune in una nota; spostare tutti gli allievi al centro Lüsc di Croglio con la chiusura della sede scolastica di Sessa, “ottenendo risparmi sui costi e semplificando la gestione”; mantenere le classi del primo ciclo a Sessa e quelle del secondo a Croglio e, infine, valutare eventuali altre proposte formulate dalle Cq, anche se, come spiega il sindaco Piero Marchesi, da noi sentito, «finora non ne sono arrivate».

Tra queste proposte «quella ventilata dal Municipio, ossia lo spostamento del secondo ciclo a Croglio, comporterebbe un risparmio di circa 45mila franchi all’anno – precisa il sindaco –. Invece, se si optasse per la chiusura del centro scolastico di Sessa, il risparmio sarebbe di poco superiore ai 150mila franchi. Tuttavia, l’obiettivo principale non è quello di risparmiare, ma di garantire stabilità e reagire proattivamente al calo degli studenti. D’altronde, non siamo gli unici, questo problema riguarda anche altri comuni come Lugano e Muzzano».

Studenti diminuiti di quasi un terzo

A supporto delle parole del sindaco, nel comunicato allegato all’ultima seduta di Cc si legge che “nell’anno scolastico 2016/2017 erano presenti 137 allievi” in tutto il comune. Questo numero è diminuito, fino a scendere a 78 allievi a Croglio e 34 a Sessa nell’anno scolastico 21/22. Nel 22/23 erano invece 79 e rispettivamente 29 allievi; nel 23/24, 76 allievi frequentavano le quattro sezioni di Croglio e 27 le due di Sessa e nell’anno in corso gli alunni sono 74 e rispettivamente 23. In pochi anni si è registrato un calo di quasi un terzo degli scolari e, come prospetta il Municipio, “nell’anno scolastico 28/29 ci saranno 90 allievi”. Questi dati sono stati presentati al legislativo. Ora tocca alle Cq «proporre una delle varianti sul tavolo. Stiamo cercando di coinvolgere il più possibile le Cq, e nella decisione finale, prima di presentarla al Cantone, valuteremo anche i rapporti che ci forniranno», conclude Marchesi.

Approvata la riqualifica del Pevereggia

All’ordine del giorno nella seduta straordinaria del Cc c’erano anche due progetti Interreg Italia-Svizzera, entrambi approvati. Il primo riguarda la riqualifica ambientale e naturalistica del bacino del torrente Pevereggia nell’ambito del progetto “L’acqua senza confini”, nel quale il Comune ha concorso quale capofila svizzero, assieme ai partner: la ‘Fondazione Malcantone’, la Provincia di Varese quale capofila italiano e il Comune di Luino quale partner italiano. “Durante il monitoraggio idrochimico, è stata rilevata la presenza di tetracloroetilene nei pozzi, proveniente dall’acqua della Pevereggia. Questo inquinante è apparso nel 2016 e le sue concentrazioni sono in aumento, causando preoccupazione per i gestori degli acquedotti”. L’origine della contaminazione “è stata identificata in un cumulo di materiale di riporto a Dumenza con fusti abbandonati”. Con questo intervento “si prevede la rimozione del cumulo, il riutilizzo parziale del materiale e il ripristino dell’area umida preesistente”. La riqualifica “comprenderà anche interventi in territorio ticinese, con la riapertura di tratti di alveo attualmente tombati”. Il progetto rientra nel programma Interreg 2021-27 e avrà un costo lordo di 141mila franchi.

Il secondo messaggio approvato riguarda la realizzazione di un percorso di tipo ciclo-pedonale che collega il centro di Luino alla dogana di Fornasette. Secondo quanto stabilito dalle parti, il progetto dovrà essere completato entro la fine del 2027 e prevede un tracciato di 7,4 chilometri, con un costo complessivo di 14,15 milioni di franchi, finanziato dalla Confederazione, dal Cantone, dai Comuni della Commissione regionale dei trasporti del Luganese. Le spese preventivate a carico di Tresa ammontano a 329mila franchi.

Leggi anche: