Castione

Chiusura palestra Gimnasium, si indaga per truffa

Aperto un procedimento penale nei confronti del titolare: avrebbe raccolto sottoscrizioni di abbonamenti pur sapendo dell'imminente sfratto

(Ti-Press)
22 aprile 2025
|

Finisce al centro di un procedimento penale la recente chiusura della palestra Gimnasium di Castione. Lo rende noto il Ministero pubblico, specificando che “gli accertamenti dovranno in particolare comprendere la sussistenza di eventuali fattispecie penali nell'ambito delle campagne pubblicitarie e della raccolta di sottoscrizioni di abbonamenti a partire dal giugno 2024 nell'imminenza dello sfratto dai locali”.

L'ipotesi di reato nei confronti del titolare della struttura, il quale risulta l'unico indagato, è quella di truffa: l'uomo è gravemente sospettato di aver avviato diverse campagne pubblicitarie, raccogliendo così numerose sottoscrizioni di abbonamenti, nonostante sapesse perlomeno a partire da giugno 2024 dell'imminente sfratto dei locali da parte della proprietà dello stabile. Tra la proprietà e il locatario si sarebbero presentati a più riprese problemi di vario genere, fra cui il mancato pagamento dell’affitto.

Dopo la chiusura, avvenuta lo scorso 22 gennaio, si era tenuto un incontro ad alta tensione tra il titolare della palestra e un centinaio di utenti dei circa duemila clienti della struttura. Alcuni di questi avevano chiesto, senza ottenere rassicurazioni concrete, chiarimenti riguardo al destino dei loro abbonamenti e dell'eventuale possibilità di rimborso. Gli animi si erano quindi surriscaldati, con alcune persone amareggiate che avevano lasciato la sala.

Ricerca di parti lese

Eventuali clienti che ritengono di aver subito un danno e che hanno sottoscritto un abbonamento a partire dal giugno 2024 (con validità al 22 gennaio 2025) sono invitati a rivolgersi per iscritto al Ministero pubblico, via Pretorio 16, 6900 Lugano. Questo indicando la data di sottoscrizione dell'abbonamento, la data dei pagamenti e l'importo versato. Il tutto producendo la necessaria documentazione a supporto. L'inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Daniele Galliano.

Leggi anche: