Mauro Harsch: ‘Molte dichiarazioni di sostegno al progetto’. Tuttavia le autorità attendono ancora garanzie sulla sua sostenibilità finanziaria
Il Villaggio della Musica a Sobrio e il relativo festival hanno «sempre più successo, tanto che dobbiamo spesso rifiutare richieste di artisti o compagnie interessate». Mauro Harsch, ideatore del progetto e presidente dell’associazione Ars Dei che lo promuove, è da un lato molto soddisfatto dell’interesse dimostrato, ma dall’altro ritiene ancora necessario realizzare la sala concerti progettata dall’architetto Mario Botta che «permetterebbe di rispondere positivamente anche alle richieste da formazioni musicali più numerose o anche a compagnie di danza». Infatti attualmente i concerti si svolgono nella chiesa di San Lorenzo che ha una capienza di circa 150 posti, ma che ovviamente non è pensata per eventi di questo genere: non ha un grande palco e, non essendo riscaldata, può essere utilizzata quasi esclusivamente nei mesi estivi. Una capienza di 150 posti, un grande palco e un utilizzo sull’arco di più mesi durante l’anno che sarebbero invece garantiti con la cosiddetta ‘Sala Botta’, il cui progetto prevede un investimento di 3,5 milioni di franchi. Un progetto che suscita curiosità e interesse: «Riceviamo regolarmente richieste di informazioni e, soprattutto, dichiarazioni di sostegno, sia da parte di numerosi cittadini di tutto il cantone (e non solo), sia da parte di associazioni, conservatori e scuole di musica». Progetto che tuttavia non è mai decollato, visto che da un lato le autorità prima di avviare la necessaria variante di Piano regolatore si attendono garanzie sulla sua sostenibilità finanziaria, anche a lungo termine. Dall’altro «i possibili finanziatori vorrebbero, prima di impegnarsi in tal senso, essere sicuri che la sala concerti si potrà effettivamente costruire», spiega Harsch. «Sembra essere la classica situazione del cane che si morde la coda». Ciononostante, «nel frattempo non siamo stati con le mani in mano: nel corso degli anni sono stati investiti oltre 4 milioni di franchi per le strutture e le attività del Villaggio della Musica».
Malgrado il successo del festival e l’interesse crescente anche a livello internazionale – «l’anno scorso si sono per la prima volta esibiti artisti provenienti dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra», rileva Harsch – vi sono anche persone che si sono sempre opposte alla Sala Botta. In particolare temendo che una struttura di questo tipo comprometta la tranquillità di un piccolo villaggio. Ritengono inoltre che vi siano nella regione altri auditorium di questo genere e vorrebbero quindi evitare doppioni. Il presidente di Ars Dei continua da parte sua a ritenere necessario che una sala concerti venga realizzata a Sobrio. E per quanto riguarda invece la tranquillità, anche Harsch vorrebbe evitare che il villaggio medioleventinese diventi una località con troppi visitatori: «Un turismo di massa farebbe fallire il progetto». Ribadisce inoltre che la capienza prevista è la stessa della chiesa e che «il 90% dell’utilizzo della sala sarà destinato a prove, workshop, corsi, settimane di studio e registrazioni».
In ogni caso a generare fiducia per il futuro del Sobrio Festival – durante il quale, oltre ad artisti affermati, si esibiscono anche giovani talenti emergenti, proponendo inoltre, in Casa Mahler, masterclass con artisti di fama internazionale – è l’imminente apertura, in primavera, dell’Hotel Symphony (ex albergo Ambrogini) che permetterà al pubblico di soggiornare nel villaggio medioleventinese, unendo musica, natura e gastronomia. La struttura metterà a disposizione una quarantina di posti letto di cui la metà circa sarà garantita da dépendances gestite da privati. Un progetto da 1,6 milioni di franchi finanziato dalla Alpine Star properties Sagl di Paradiso, società che fa capo al Gruppo Colombo. «La struttura permetterà anche di ampliare l’offerta del festival», precisa Harsch. «Potremo infatti proporre eventi già da aprile (e non solo a partire da fine giugno) sino a ottobre, anche durante la settimana, con attività collaterali sia per i visitatori, sia per gli artisti». In quest’ambito da quest’anno sono pure previsti dei pacchetti ‘Musica e natura’ – rivolti in particolare a visitatori d’Oltralpe ed esteri – che combinano concerti ed escursioni.
A seguito della prevista apertura dell’albergo, ma non solo, secondo Harsch «sarebbe inoltre importante ampliare l’offerta di parcheggi». L’ideatore e direttore artistico del festival tiene però anche a sottolineare l’attenzione alla sensibilità ecologica: «La maggior parte dei nostri studenti, artisti e visitatori raggiunge Sobrio con i mezzi pubblici. Inoltre già attualmente in occasione di manifestazioni importanti è previsto un servizio navetta. Servizio che vorremmo in futuro ampliare».
Ricordiamo che oltre al festival, Sobrio ospita anche il Villaggio della Musica – una cinquantina di case sono dedicate a un grande compositore –. L’idea è offrire «un centro d’incontro internazionale che permette a giovani musicisti di trascorrere periodi di studio lontano dalle città e dai grandi centri turistici, in un ambiente ideale, a contatto con la natura, dove possono ritrovare sé stessi, il proprio entusiasmo, frequentare corsi, dare concerti e soprattutto creare proposte innovative», conclude Harsch.