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Bellinzona dovrà accelerare la digitalizzazione

Accolta dal Cc la mozione di Gabriele Pedroni (Centro) affinché si unifichino le varie piattaforme dei servizi comunali

(Ti-Press)
5 maggio 2025
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La Città di Bellinzona dovrà attrezzarsi di un’unica e performante piattaforma informatica che centralizzerà e razionalizzerà l’attuale gestione dei vari servizi offerti al pubblico in modo sparso, con la possibilità in futuro di implementarne altri. Il tutto – ormai a sette anni dall'aggregazione – col duplice obiettivo di creare un processo integrato ed efficiente per l’amministrazione comunale, e di facilitare l’accesso dell’utenza ai vari servizi evitando l’odierna dispersione su vari portali.

Questa l’indicazione data a larga maggioranza (con 3 contrari e 4 astenuti) dal Consiglio comunale che questa sera ha votato la mozione di Gabriele Pedroni (Centro) seguendo l’indicazione della Commissione della gestione (unanimemente favorevole) e sconfessando invece il Municipio che invitava a respingerla ritenendo il progetto complesso e i tempi non ancora maturi.

Molti i punti ritenuti a favore della soluzione: più efficienza e facilità di gestione, riduzione dei costi, migliore esperienza per gli utenti siano essi domiciliati o turisti, più visibilità e promozione degli eventi, immagine moderna e innovativa della città. Sull’altro piatto della bilancia un investimento finanziario significativo per sviluppare e implementare la piattaforma unica (il costo non è stato stimato, ma è ingente), la complessità tecnica e la migrazione dei dati, nonché i tempi lunghi di realizzazione. Ma alla fine il plenum ha ritenuto che il santo possa valere la candela. Unica voce dichiaratamente fuori dal coro Claudio Buletti (Unità di sinistra) che ha evidenziato gli effetti nefasti della digitalizzazione galoppante (vedi gli uffici postali che vengono smantellati e le casse fai da te nei grandi magazzini).

Luce vere al primo credito per le case anziani

In apertura di seduta il Cc ha pure stanziato quasi all'unanimità 2,6 milioni per la manutenzione straordinaria della Casa anziani comunale aperta nel 1992 e dotata di 72 posti letto; ulteriori crediti e investimenti seguiranno per le altre strutture. Tutti d'accordo e preoccupati nel sostenere che la Città abbia accumulato dei ritardi nella pianificazione di nuove infrastrutture per la terza e quarta età non più autosufficiente. Infatti entro il 2030 il Cantone stima uno scoperto di circa 250 posti letto nel Bellinzonese. E peraltro è prevista nel 2032-37 la nuova struttura con cento posti destinata ad accogliere gli ospiti di Casa Greina (59 posti) quando questa sarà smantellata. Il municipale Henrik Bang, capodicastero Opere pubbliche, ha ricordato che c'è un gruppo di lavoro permanente e che l'ospedale San Giovanni, una volta dismesso per far spazio a quello nuovo previsto alla Saleggina, ha volumi generosi e utili a questo scopo. Il collega Vito Lo Russo ha spiegato che si sta facendo il possibile, col Cantone, per accelerare la realizzazione della nuova Greina.