La direzione della Zona arancione di Bellinzona scrive ai genitori e rassicura: ‘Al momento da parte della polizia non vi è alcun riscontro oggettivo’
Torna la paura per il furgone bianco che si aggirerebbe attorno alle scuole. “Da alcuni giorni si stanno susseguendo una serie di segnalazioni in merito alla presenza di un uomo vestito di nero che adotterebbe atteggiamenti inadeguati verso i bambini”. Si apre così l’e-mail che la direzione delle Scuole comunali di Bellinzona Zona arancione ha recapitato questa mattina alle famiglie dei bambini che frequentano l'istituto. Oltre all’uomo vestito di nero inquieta anche “un furgone bianco che si aggirerebbe intorno alle scuole con fare sospetto”. Nella comunicazione la direzione spiega alle famiglie di essere al corrente di queste segnalazioni e dice di aver preso contatto con la Polizia comunale e cantonale “le quali da parte loro hanno proceduto con gli accertamenti del caso”, si legge. “Al momento non vi è alcun riscontro oggettivo in merito a queste segnalazioni”, viene evidenziato. “Vi chiediamo quindi la collaborazione nel riportare la situazione alla calma consapevoli del fatto che la polizia è presente e vigile sulla situazione”.
«Alcuni bambini hanno raccontato di aver visto un uomo vestito di nero che li avvicinava e li filmava. La preoccupazione si è quindi dapprima propagata tra i bambini e poi si è diffusa ai genitori che hanno allertato la direzione», spiega Mattia Sansossio, direttore della Zona arancione. «Noi abbiamo quindi preso contatto con la polizia e con il loro accordo abbiamo inviato un’e-mail alle famiglie proprio per calmare gli animi e rassicurare sul fatto che non vi sono riscontri oggettivi al riguardo». Polizia che da alcuni giorni sta effettuando tutte le verifiche del caso e che è stata pure sollecitata direttamente dai genitori. «Da parte nostra posso dire che nessun docente o membro della direzione ha riscontrato niente che possa dare adito a sospetti», aggiunge.
Negli anni la paura per i malintenzionati a ‘caccia’ di bambini si ripropone. Sono storie che regolarmente si ripresentano, spesso partono proprio dai bambini stessi che osservano qualcosa di diverso dal solito: una persona vestita in un modo particolare, un veicolo che cattura la loro attenzione. Un episodio analogo risale alla primavera 2011 e all’autunno 2019. In quei frangenti fra Biasca e il Bellinzonese era esplosa fra molti genitori la fobia del furgone blu e dell’auto bianca con a bordo malintenzionati pronti a portar via bambini sulla pubblica via. E nel 2023 un furgone bianco aveva fatto scattare l’allarme anche nella zona del basso Vedeggio. Senza esito le verifiche di polizia avviate su diverse segnalazioni.