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Prosegue al Tram la vertenza fra Autolinee Bleniesi e Zali

I tre membri di Cda di nomina cantonale impugnano l’esautorazione imposta dal consigliere di Stato dopo il ricorso contro la concessione ad AutoPostale

I due contendenti
30 maggio 2025
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Situazione paradossale, in perfetto stile ‘Imbarazz, tremend imbarazz!’, quella che si presenterà il 6 giugno sul Passo del Lucomagno dove le autorità ticinesi e grigionesi (i consiglieri di Stato Claudio Zali e Carmelia Maissen) insieme ai vertici delle Autolinee Bleniesi (il presidente della Sa Massimo Ferrari) e di AutoPostale Grigioni (il membro di direzione Marco Lüthi) presenteranno la nuova linea diretta estiva fra Biasca e Disentis che consentirà ai passeggeri di non dover cambiare bus lungo il percorso.

Paradossale per almeno due motivi. Dapprima perché è sempre pendente al Tribunale amministrativo federale il ricorso (cfr. ‘laRegione’ del 10 aprile) che il Consiglio d’amministrazione delle Autolinee Bleniesi ha interposto contro la concessione decennale affidata dall’Ufficio federale dei trasporti (Uft) ad AutoPostale Grigioni per questo nuovo servizio. Il tema è anche politico, essendo pendente un'interrogazione in Gran Consiglio. Invece nessun ricorso è stato inoltrato al Taf contro l’analoga concessione data alle Autolinee Bleniesi, per la medesima tratta, dallo stesso Uft. Secondo il quale le due società devono spartirsi il servizio cooperando. Tuttavia quella bleniese nel ricorso spiega che inizialmente, durante la fase preparatoria, AutoPostale Grigioni si sarebbe detta non interessata a una concessione, lasciando quindi intendere che la società bleniese avrebbe avuto campo libero. Ma così non è andata.

Il secondo motivo per ritenere paradossale quanto avverrà il 6 giugno sul Passo del Lucomagno riguarda la reazione di Zali nei confronti del Cda delle Autolinee Bleniesi, avendo egli deciso di esautorare tre dei quattro membri di Cda di nomina cantonale (prevista essendo il Cantone azionista di maggioranza) e di sostituirli con altri tre di comprovata fiducia e in grado di formare una maggioranza di quattro contro tre nel Cda affinché il ricorso al Taf sia ritirato. Ebbene, ora emerge che i tre membri esautorati si sono opposti al loro allontanamento tramite un ricorso interposto recentemente al Tribunale amministrativo cantonale. Tram che dovrà anzitutto esprimersi sull’effetto sospensivo: se verrà concesso, i tre ricorrenti resteranno in sella e il ricorso di Autolinee Bleniesi contro la concessione ad AutoPostale Grigioni non verrà ritirato. Questo almeno fino a quando il Tram non si sarà espresso nel merito del ricorso (si prospettano tempi decisionali lunghi).

La partita è molto strategica visto che la tratta fino a Biasca avvicina de facto, diversamente da oggi, AutoPostale Grigioni al servizio di competenza di AutoPostale Ticino fra Biasca e Bellinzona, lungo la quale le AutolineeBleniesi operano in subappalto. Le stesse, par di capire, temono che la doppia concessione per il servizio estivo fra Disentis e Biasca possa essere un primo passo verso l’estensione futura di AutoPostale nel comprensorio di valle storicamente coperto dalle Autolinee. Intanto la partita si gioca nei tribunali.

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