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Aerodromo di Ambrì, spostare l’elibase più al centro? Il Taf dà via libera

Respinto il ricorso di un privato contro la costruzione di un nuovo hangar della Heli Rezia: impatto fonico ritenuto nei limiti

9 luglio 2025
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Heli Rezia, compagnia che fa voli turistici e commerciali in elicottero con base principale a San Vittore e operativa anche ad Ambrì, potrà edificare un nuovo hangar nella parte centrale del lato nord dell’ex aerodromo militare leventinese (lungo l'autostrada e poco oltre la Gottardo Arena in direzione di Airolo). Questo nel quadro della conversione in campo d’aviazione civile e dello smantellamento del vecchio hangar attualmente occupato dalla società sempre nel lato nord ma nell'angolo estremo est, oltre il centro Tcs. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo federale (Taf) respingendo su tutta la linea il ricorso presentato da un privato residente in via Rio Secco (parte centrale ma lato sud), secondo cui l'avvicinamento fisico di un importante numero di voli giornalieri in elicottero rappresenterebbe un considerevole disturbo per il vicinato.

La vicenda era nata undici anni fa, ma soltanto negli ultimi quattro ha conosciuto un’accelerazione, dopo che il 3 febbraio 2021 l’Ufficio federale dell’aviazione civile (Ufac) aveva inoltrato la domanda per il cambiamento d’uso dell'aerodromo, da militare a civile, e lo spostamento della base operativa di Heli Rezia, con costruzione di un nuovo hangar, all'interno del comprensorio del campo d'aviazione. Nel giugno 2021 era stata inoltrata un’opposizione privata al progetto, respinta dall'Ufac nel mese di settembre. Una decisione impugnata davanti al Taf nell'ottobre 2023, proponendo anche un’ubicazione alternativa per l’hangar.

Per quanto riguarda quest’ultimo tema, il Taf ha ora stabilito che quello scelto risulta essere il posizionamento migliore, a 365 metri dalla casa del ricorrente, mentre la proposta inserita nel ricorso avrebbe sì allontanato l’eliporto dall’abitazione del postulante, ma l’avrebbe avvicinato a 200 metri da altre costruzioni.

Tuttavia, il punto centrale del contendere era legato al rumore che Heli Rezia causerebbe col suo insediamento in quella porzione dell’aerodromo. Contestando la perizia fonica del 2018, il ricorrente parlava di 120-150 voli giornalieri operati dalla compagnia (si supererebbero i 50’000 all’anno). Un numero che il Taf ridimensiona drasticamente. Infatti i movimenti sarebbero 6’000 all'anno, tenendo tuttavia in considerazione che un decollo e un atterraggio rappresentano due movimenti. E di questi 6’000, soltanto mille verrebbero effettuati mediante elicottero (meno di tre movimenti al giorno). Il che però ancora non garantisce l’assenza di un disturbo fonico superiore ai limiti di legge, in quanto un velivolo potrebbe essere particolarmente rumoroso. Ma il Taf, sulla base della perizia del 2018 e delle informazioni acquisite sui vari modelli di elicottero, conferma come l’impatto fonico rimarrà al di sotto dei limiti consentiti. Anzi, aggiunge il tribunale, la perizia è stata allestita prendendo in considerazione anche apparecchi più rumorosi di quelli normalmente utilizzati da Heli Rezia, per cui l'impatto risulta addirittura sopravvalutato.

Contro la decisione del Taf, il ricorrente può inoltrare ricorso al Tribunale federale entro 30 giorni.