Il Consiglio comunale ha votato un prestito per la sostituzione delle tubature dell'impianto di neve programmata. Vasco Bruni: ‘Non si poteva aspettare’
Per il prossimo inverno, che gli addetti ai lavori sognano colorato di bianco naturale, Campo Blenio avrà a disposizione un impianto per l’innevamento programmato funzionante, in grado di “salvare” la stagione anche nel caso in cui la natura non dovesse essere generosa con la coltre nevosa. Martedì sera, una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Blenio ha approvato senza opposizioni la concessione di un prestito-ponte di 152’000 franchi alla Società cooperativa impianti turistici per la realizzazione della fase 1 del progetto Campo Neve. Un progetto che rientra nel ben più ampio Campo 365 con il quale si punta alla destagionalizzazione dell’offerta turistica della regione del Soprasosto e che verrà realizzato nel corso dei prossimi anni.
Tuttavia, come spiega Vasco Bruni, municipale e presidente della società cooperativa, non era possibile procrastinare l’intervento all’impianto di innevamento: «Campo 365 rappresenta la madre di tutti i progetti, ma mettere mano alla prima fase di Campo Neve era assolutamente indispensabile e urgente. Dall’inverno 2021-22 abbiamo riscontrato importanti problemi all’attuale struttura di innevamento programmato, in particolare alla condotta di sovrappressione. A causa dei materiali usati – non dimentichiamo che l’impianto è ormai ventennale – la condotta ha subito importanti erosioni in più punti, per i quali sono stati necessari interventi di rattoppo. Lo scorso anno, però, il problema si è ripetuto in forma ancor più grave e solo in extremis siamo riusciti a metterci una pezza, peraltro con un intervento piuttosto oneroso. Andare avanti di questo passo non sarebbe più stato possibile, si sarebbe corso il rischio, in caso di ulteriore rottura, di non poter dare il via alla prossima stagione invernale, a meno del copioso arrivo della neve dal cielo. E per una realtà come la nostra, la perdita di un intero inverno potrebbe rappresentare un’inappellabile sentenza di morte».
Il progetto Campo Neve, del quale a Blenio si parla da un paio d’anni, è tuttora ai blocchi di partenza per un’opposizione interposta dal Wwf Svizzera italiana e dalla Federazione ticinese per l’acquacoltura e pesca (Ftap), in merito alla domanda di concessione per la captazione direttamente in falda dell’acqua necessaria all'innevamento. Le due associazioni si erano dette preoccupate per le ripercussioni che i prelievi potrebbero avere sui deflussi minimi del fiume Brenno. La vertenza non è ancora conclusa, «tuttavia è ora probabile che l’autorità cantonale disponga di tutti gli elementi per proseguire con il suo preavviso, dopodiché il Comune potrà promuovere un formale incontro con gli oppositori nell’intento di raggiungere una conciliazione».
Dalla formalizzazione dell’opposizione sono già trascorsi quasi due anni e altrettanti ne potrebbero passare nell’ipotesi di un ricorso contro un’eventuale approvazione da parte del Cantone della domanda di costruzione: «Non potevamo permetterci di aspettare tutto quel tempo, per cui è stato necessario trovare una soluzione alternativa».
In poche parole, l’intervento che permetterà alla stazione bleniese di garantire l’attività durante il prossimo inverno verrà effettuato nel pieno rispetto delle obiezioni formulate da Wwf e Ftap: «Un intervento approvato dall’Ufficio dello sviluppo economico che ha compreso la situazione e che in caso di completamento del progetto Campo Neve si è detto pronto a tenere in considerazione anche questa fase 1 nell’ottica di un possibile sussidiamento. Così, abbiamo deciso la sostituzione della condotta interrata di sovrappressione e dei pozzetti, con relative linee elettriche e di telecomando, ma al tempo stesso di sospendere l’idea di pompaggio dell’acqua di falda, per cui si farà capo soltanto al bacino di accumulo e alla adduzione propria. Così come è stato sospeso l’acquisto dei generatori di neve, per continuare a utilizzare quelli attualmente in dotazione, con la possibilità di eventuale noleggio di strumentazione aggiuntiva performante».
Per quanto concerne la tempistica dell’opera, Vasco Bruni rassicura tutti gli appassionati sciatori che anche lo scorso inverno hanno affollato in buon numero le piste di Campo Blenio: «I lavori avranno una durata di un mese e mezzo e saranno completati ampiamente in tempo per l’inizio della stagione».
Per contro, riguardo al completamento del progetto Campo Neve, occorrerà avere un po’ di pazienza… «Per il momento siamo ancora fermi alla fase di studio, in attesa della fatidica licenza di cui sopra, senza la quale non ci è possibile attingere a eventuali finanziamenti. Allo stato attuale delle cose ci siamo concentrati sul problema della produzione della neve, materia prima essenziale per poter poi pensare e pianificare un eventuale fun park per principianti e uno per i più grandicelli, comprendenti gobbe, toboga e slalom cronometrato, un adeguamento della discesa riservata a slitte e bob e un arricchimento dell’area giochi con tanto di pista per gommoni».
L'investimento complessivo per Campo Neve è stimato in 1,8 milioni di franchi, 1,2 dei quali destinati al completo aggiornamento dell’impianto di neve programmata. La fase 1 comporterà una spesa di 480’000 franchi, 152’000 dei quali versati a titolo di prestito-ponte dal comune di Blenio.
Tempi più lunghi, per contro, per la destagionalizzazione dell’offerta turistica: «Qui andremo probabilmente a fasi – conferma Vasco Bruni –. L’aspetto più urgente è rappresentato dalla riqualifica del comparto Saracino, con la creazione di casette nel bosco e sugli alberi che consentiranno il pernottamento. Per quanto riguarda l’ampliamento di Casa Greina, con l’aggiunta di una quarantina di posti letto, occorrerà capire qual è l’intenzione della città di Lugano, proprietaria dello stabile. Tra gli interventi ipotizzati, pure il rifacimento della cupola, con infopoint, biglietteria, spogliatoi, ristoro e spazi multifunzionali, una migliore segnaletica dei percorsi di mountain bike già esistenti, il riordino dei posteggi, la creazione di un ostello nello stabile Ronco e altro ancora».
I lavori per la riqualifica del comparto Saracino dovrebbero partire nel 2027, per il momento ci si concentra sulla stagione invernale, in assenza della quale sarebbe inutile pensare a una destagionalizzazione. I mesi freddi sono quelli che fanno da traino per l’offerta di Campo Blenio, senza di loro sarebbe impossibile programmare quelli estivi. Grazie alla decisione di martedì del Consiglio comunale, la stagione invernale 2025-26 potrà partire con il piede giusto…