Dando seguito alla richiesta del Municipio (e della Cit), il Cantone sta per pubblicare i piani della riqualifica dell'importante arteria del Locarnese
Losone potrebbe avere presto una nuova porta d’entrata, più bella, più funzionale e più sicura. Si è infatti sbloccato l’importante progetto di riqualifica multimodale di via Locarno, strada cantonale che rappresenta il principale asse urbano del comune adagiato sulla sponda destra della Maggia e che con circa 21mila veicoli al giorno è una delle vie di transito più trafficate del cantone. «Dopo anni si intravede la luce in fondo al tunnel», afferma Fausto Fornera, vicesindaco e titolare dei dicasteri Sicurezza, Mobilità, Sport e Tempo libero di Losone, nonché membro dell’ufficio presidenziale della Cit (Commissione intercomunale dei trasporti).
Stiamo parlando di un insieme di opere dal costo di circa 9 milioni di franchi (dei quali solo 1,3 a carico del Comune) contenute nei Programmi d’agglomerato del Locarnese di seconda e di terza generazione (PALoc 2 e 3) di cui si parla ormai da circa un decennio, ma che ha iniziato a concretizzarsi tra il 2017 e il 2019, quando è stato elaborato un primo progetto. Questo prevedeva in particolare l’allargamento del fondo stradale (sul lato destro in direzione Ponte Maggia) per consentire la realizzazione di una corsia dedicata ai bus tra la via Emmaus e la rotonda del Ponte Maggia; due nuove fermate per i mezzi pubblici in prossimità della stessa rotatoria e la sistemazione di quelle esistenti Agricola e Cattori; la formazione sulla sponda destra (sempre scendendo verso est) di una pista ciclabile a due sensi separata dal marciapiede da un filare di alberi; la posa di un’illuminazione di arredo per rafforzare l’immagine di viale d’entrata di Losone. Senza dimenticare i lavori di sostituzione e ampliamento delle infrastrutture sotterranee di telecomunicazione, acquedotto e canalizzazioni, nonché la posa di asfalto fonoassorbente.
Di tutto ciò, ad oggi solo le due nuove fermate del bus sono state realizzate, in quanto contemplate nel PALoc 2, mentre le altre opere, con un allargamento stradale che avrebbe comportato la soppressione di diversi posteggi appartenenti a privati, sono state rallentate da opposizioni… «Nel 2019 il Cantone, accompagnato dal Municipio, ha incontrato i confinanti per presentare il progetto di riqualifica e a quel momento sono emerse diverse criticità, legate appunto in particolare agli spazi (adibiti soprattutto a posteggi) che diversi privati avrebbero dovuto sacrificare».
Gli ingegneri hanno quindi dovuto rimettere mano (tra il 2019 e il 2021) al progetto e per preservare la totalità degli stalli privati – migliorando inoltre la proporzionalità degli interventi espropriativi sui due versanti stradali – si è giunti al compromesso di “sdoppiare” la pista ciclabile, che invece di avere la sua doppia corsia dedicata condividerà da una parte (a sinistra scendendo) il marciapiede con i pedoni e dall’altra la strada con i bus… «È una soluzione di compromesso, più razionale e meno invasiva, che ha già dimostrato in altri contesti di essere comunque funzionale».
Sviluppata la variante con la risoluzione del tema posteggi e integrate le richieste di ottimizzazione dei vari enti e servizi cantonali coinvolti, a metà 2022 il progetto rivisitato è stato nuovamente depositato a titolo informativo. Da quel momento, tuttavia, complici alcuni nodi giuridici e procedurali da sciogliere, non si è mai proceduto alla pubblicazione formale. A dare la spinta decisiva, lo stesso Comune di Losone, sostenuto dalla Cit… «Per Losone questo è un progetto di fondamentale importanza, poiché riqualifica significativamente l’asse principale del nostro comune, dandogli finalmente anche il giusto valore urbanistico e non semplicemente di transito. Inoltre migliora la sicurezza di ciclisti e pedoni, fluidifica il traffico e rende ancora più attrattivo il trasporto pubblico. Per questi motivi, abbiamo scritto al Cantone, sostenuti dalla Cit, per chiedere la pubblicazione del progetto».
Un impulso che ha fatto ripartire l’iter, certo, ma ora bisognerà sbrigarsi e iniziare i lavori entro giugno 2027, per non perdere circa 1,5 milioni di sussidi federali. A tal proposito, l’intimazione cantonale della quota parte comunale (1,3 milioni, a cui se ne aggiungono circa 5 dal Cantone e 1 dai Comuni della regione) permetterà di ridurre i tempi procedurali ed esecutivi, dando idealmente il via ai lavori ancora nel 2026… «Con la pubblicazione ufficiale – che dovrebbe avvenire, scaduti i 30 giorni concessi al Municipio per opporsi (cosa che evidentemente non farà), in primavera – si entrerà davvero nel vivo; è lecito prevedere, data la portata e la complessità del progetto, che vi saranno delle opposizioni, ma confido che esse possano essere appianate o risolte in tempo utile per potersi garantire gli ingenti sussidi federali. Si tratta, come detto, di opere che miglioreranno sensibilmente la viabilità, con ricadute positive a livello regionale e riqualificheranno in maniera importante la via principale di Losone».