Locarnese

Un successo dentro e fuori dal campo, il Torneo scolari

Per gli organizzatori quella appena conclusa è stata un'edizione all'insegna del fairplay e della condivisione che fa guardare con fiducia al futuro

A vincere è stato il divertimento
(fotogarbani)
26 maggio 2025
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"Un’edizione speciale, forse una delle più riuscite degli ultimi anni". È con soddisfazione e probabilmente anche un pizzico di sollievo che gli organizzatori salutano la buona riuscita, dentro ma soprattutto fuori dal campo, del Torneo scolari 2025, che durante lo scorso weekend ha portato sui campi della Morettina di Solduno oltre mille bambini, regalando "a tutti – bambini, genitori, docenti, volontari e semplici appassionati – due giornate all’insegna dello sport, del fair play e della condivisione. Questo evento non è solo una competizione sportiva, ma rappresenta un momento educativo e comunitario fondamentale, soprattutto per i più piccoli. E quest’anno lo è stato più che mai".

"Un successo – si legge in una nota del comitato organizzatore – reso possibile grazie all’impegno e alla passione di tantissime persone, dai volontari che hanno lavorato instancabilmente per l’organizzazione prima e durante l'evento, ai piccoli protagonisti in campo, passando per genitori, parenti e amici che hanno popolato i campi con entusiasmo e rispetto. Dopo gli episodi incresciosi che avevano segnato l’edizione dello scorso anno, il comitato organizzatore, le autorità e le istituzioni si sono spesi con determinazione per riportare al centro i veri valori dello sport. Uno sforzo collettivo che ha dato i suoi frutti: il messaggio è arrivato forte e chiaro".

Sicuramente un buon auspicio per il futuro... "Questa esperienza ci dà fiducia e nuova energia per guardare avanti: il prossimo anno ci attende la 40ª edizione, un traguardo importante che vogliamo celebrare con lo stesso entusiasmo e lo stesso spirito positivo. Perché, prima di tutto, è ai bambini che dobbiamo dimostrare che lo sport può (e deve) essere un’occasione di gioia, di confronto e di rispetto reciproco. E, forse, anche noi adulti ne avevamo bisogno".