Il 5 giugno si inaugura, sotto il tetto del palazzo scolastico, il nuovo nido voluto dal Municipio e affidato alla gestione dell'Associazione Zerosedici
Brissago Comune culla di iniziative per la prima infanzia e le famiglie. Nell’agenda del Municipio del borgo di confine, infatti, figura tra le priorità delle ultime legislature anche il desiderio di rendere nuovamente attrattivo, per le giovani coppie, il risiedere in paese. Il tutto promuovendo politiche e servizi che rispondano alle loro esigenze quotidiane. Uno di questi è sicuramente legato al problema, diffuso, della conciliazione tra vita familiare e impegni lavorativi. Va nella direzione indicata delle politiche familiari portata avanti in prima fila dalla sindaca Veronica Marcacci Rossi l’inaugurazione, il prossimo 5 giugno (anche se la struttura è già attiva), del nuovo nido ‘Cucciolo’, all’interno dell’istituto scolastico, gestito dalla Fondazione Zerosedici creata poco più di un quarto di secolo fa e diretta da Jacqueline Ribi Favero.
Una struttura che va ad aggiungersi alla già ricca ‘collana’ costituita dal centro extrascolastico (inaugurato nel settembre 2021, con l’autorizzazione all’esercizio rilasciata dal Dss), dalla scuola dell’infanzia e dalle Elementari, tutti riuniti sotto un unico tetto. Il ‘polo dell’infanzia’ rappresenta una soluzione logistica sinonimo di grande praticità per i genitori, assicurando la continuità tra percorso educativo nido-asilo e la scuola primaria, attraverso la condivisione di servizi, spazi e risorse e la collaborazione tra educatori e docenti.
Un ulteriore miglioramento del prezioso sistema dei servizi alla prima infanzia voluto con convinzione dall’autorità comunale: «Il Municipio – spiega Jacqueline Ribi Favero – mi ha chiesto aiuto per realizzare questo nido assicurandomi, fin da subito, piena disponibilità e collaborazione. Devo dire che sono stata sorpresa in positivo dall’accoglienza riservatami e per me è stata, da subito, sicuramente una nuova sfida più che positiva e stimolante. Il problema che abbiamo dovuto affrontare è quello della fuga dei giovani da Brissago proprio per la mancanza di servizi per i genitori che faticano a conciliare lavoro e famiglia. Il Comune nell’ultimo decennio è diventato sempre più a vocazione turistica, con tante case secondarie e sempre meno un paese su misura per le coppie. La base di partenza della nostra discussione è stata proprio questa. Il sondaggio tra le famiglie lanciato dall’Amministrazione prima della pandemia, nel mese di gennaio 2020, ha confermato questa necessità. Nel settembre del 2020, approfittando della presenza di spazi vacanti all’interno della sede scolastica, vi abbiamo inserito e inaugurato il centro extrascolastico. Un primo passo. Ci siamo però resi conto che l’assenza del nido rendeva un po’ problematico il suo funzionamento. Da qui l’idea di creare anche quest’ultima struttura». Una dimostrazione dell’efficace collaborazione tra pubblico e privato.
Un avvio un tantino problematico, visto che si è posto, inaspettatamente, il problema dell’amianto all’interno dell’edificio. «Dal momento che l’immobile andava risanato, abbiamo colto la palla al balzo e, con un ripensamento degli spazi, ecco che ci siamo inseriti anche con il nido». L’esecutivo, nel frattempo, aveva già preso contatto anche con le Direzioni e il personale dei quattro istituti sociosanitari presenti in paese, in modo da accrescere il potenziale interesse delle strutture per l’infanzia anche tra i 600 dipendenti circa di queste realtà. Addirittura nel caso della Hildebrand, la Clinica concede ai propri dipendenti che hanno bimbi iscritti in una delle nostre strutture delle agevolazioni finanziarie. Un discorso che dunque è stato ampliato e che coinvolge anche il personale frontaliero (il quale, tuttavia, non beneficia dei particolari sussidi elargiti da parte di Comune e Cantone)». Il nido, affidato inizialmente a due collaboratrici (in seguito, quando raggiungerà il pieno regime operativo, saranno 8, accanto ai 5 responsabili della conduzione del centro extrascolastico, aperto dalle 7 di mattina alle 19) accoglie fino a un massimo di 17 bimbi; dispone di zone per le attività collettive ampiamente vetrate con vista sul giardino, al quale si può accedere in maniera diretta, di un’area riposo così come dei bagni, mentre per il refettorio si può contare sui servizi della mensa dell’istituto. Gli spazi sono sicuri, accoglienti, ricercati e fatti su misura per bambini e bambine che vi possono esprimere le loro potenzialità. Senza dimenticare che l’intero ciclo scolastico, dal nido alla quinta elementare, si trova riunito in un unico edificio. Niente di più pratico, dunque, per i genitori.
Proprio questo stretto legame fra tutti gli inquilini del palazzo scolastico può far nascere stimolanti sinergie. Da notare che Brissago è l’unico Comune del Ticino a concedere un 30% di sconto sulla retta a tutti i suoi domiciliati. A testimonianza della sensibilità per la problematica dell’Amministrazione, che dimostra di avere coraggio, indispensabile per chi vuole ‘fare’ le cose e non solo raccontarle. Un’opera che rappresenta dunque un gran lavoro di squadra: «Si tratta del mio primo progetto da quando sono entrata in carica nel 2021 – osserva la sindaca Veronica Marcacci Rossi –. Ammetto che non è stato facile partire, ora raccogliamo i frutti di un lungo lavoro. Abbiamo sempre creduto in questa importante iniziativa educativa, si tratta di un elemento qualificante per la nostra comunità». Brissago risponde dunque con servizi di qualità strutturali che facilitano la conciliazione e la condivisione della cura dei figli e del lavoro per le famiglie e che promuovono il benessere e la crescita armonica dei piccoli ospiti, offrendo un supporto concreto a mamme e papà. Portando così linfa vitale a una comunità che vuole crescere demograficamente. Sostenere le nuove generazioni è il modo migliore per contribuire alla crescita del territorio. Gli asili nido e le scuole dell’infanzia rappresentano un investimento fondamentale per il futuro». L’auspicio è che il nido diventi dunque simbolo di rinnovamento e ringiovanimento per la comunità.
Il 5 giugno, alle 16.30 vi sarà una parte istituzionale (con l’intervento del consigliere di Stato Raffaele De Rosa, della sindaca e della direttrice della Fondazione Zerosedici) e a seguire porte aperte con standing dinner. Per questioni organizzative si raccomanda l’iscrizione scrivendo a: info@brissago.ch.