Locarnese

Navigazione lacustre, ‘disorganizzazione e occasioni mancate?’

Un’interrogazione di ‘Avanti con Ticino&Lavoro’ al Consiglio di Stato non lesina critiche alla gestione del settore

Dito puntato contro la governance della Snl
(Ti-Press)
27 giugno 2025
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“Navigazione lacustre ticinese: un patrimonio che affonda tra disorganizzazione e occasioni mancate?”. È sotto questo titolo che, in un'interrogazione al Consiglio di Stato, vengono elencate tante criticità. A farsi avanti, dopo le questioni venute a galla su più fronti negli scorsi giorni, sono ora i tre granconsiglieri di “Avanti con Ticino&Lavoro”, Giovanni Albertini, Amalia Mirante ed Evaristo Roncelli.

“Negli ultimi anni, la navigazione lacustre in Ticino, in particolare quella gestita dalla Società navigazione del lago di Lugano (Snl), partecipata per il 25 per cento dal Cantone, appare sempre più distante dalle esigenze di un turismo moderno, esperienziale e competitivo” si legge nel testo che precede le domande. Il paragone con altre realtà svizzere (ad esempio il lago di Lucerna) appare impietoso: “In Ticino la programmazione sembra stagnante, l’innovazione assente e la comunicazione digitale, a partire dal sito web della Snl, carente, obsoleta e priva di contenuti ispirazionali o di una visione commerciale chiara. Questa situazione desta legittima preoccupazione, soprattutto in un contesto altamente competitivo come quello del turismo nazionale e internazionale, dove esperienze integrate, promozione digitale e creatività rappresentano fattori chiave di successo. Ci si chiede se l’attuale governance della Snl sia effettivamente in grado di affrontare le sfide di una mobilità lacustre moderna, o se non vi sia una grave sottovalutazione del potenziale economico, culturale e strategico di questo settore”.

I tre puntano poi il dito sulla disdetta del Ccl per alcuni dipendenti Snl che da lungo tempo operano sul Verbano: “Una misura grave, con impatti sociali significativi, che appare come la conseguenza diretta di anni di gestione discutibile, della mancanza di una visione turistica coerente e di una cronica incapacità di innovare e valorizzare una risorsa pubblica tanto strategica quanto fragile come la navigazione lacustre. Se oggi i conti non tornano, non è certo colpa del personale. Le responsabilità vanno piuttosto ricercate in una governance poco ispirata, priva di un piano industriale in linea con l’evoluzione del turismo contemporaneo, incapace di generare attrattiva, valore aggiunto e ricadute economiche”.

Viene quindi lanciato un appello al Cantone, in quanto azionista e garante dell’interesse pubblico, affinché intervenga per un cambio di rotta. Seguono precise domande al governo, sia sulla gestione Snl, sia pensando a un rilancio strategico e turistico della navigazione.