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Moon&Stars 2025 ‘col vento in poppa, ma c'è chi frena’

Conferenza di bilancio della rassegna musicale: risultati eccellenti ma il ricorso del proprietario di un esercizio pubblico proietta ombre sul futuro

In sintesi:
  • Oltre 70mila biglietti venduti, due concerti sold out e un +10-15% di vendite nel settore street food
  • L'effetto sospensivo frutto del ricorso impedisce al Municipio valutazione e scelta dei candidati per il periodo 2027-2031
(Ti-Press/Golay)
18 luglio 2025
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Mancano ancora tre concerti alla chiusura dell'edizione 2025 di Moon&Stars, ma già si preannuncia un successo andato oltre le attese. In termini di biglietti venduti (oltre 70mila per i 10 concerti con 23 artisti, due serate sold out e un +10-15% nelle vendite dello street food che accompagna la rassegna musicale). Il bilancio, ancora incompleto, è dunque più che positivo e proietta tanto entusiasmo, da parte degli organizzatori capeggiati dal promoter Dani Büchi, su quella che sarà l'edizione 2026 della rassegna musicale estiva cittadina. Che potrebbe anche essere l'ultima in ordine di tempo per gli attuali organizzatori, visto che per il quinquennio 2017-2031 la decisione relativa all'assegnazione della kermesse non è ancora stata presa dal Municipio di Palazzo Marcacci. Due, come noto, i candidati. Gli uscenti di Moon&Stars e un secondo gruppo concorrente, il Takk ab Entertainment Ag. C’è fretta di conoscere chi la spunterà perché allestire un evento estivo di questa portata richiede, ovviamente, tempo (si pensi solo ai contratti con gli artisti e alla programmazione da stabilire) ma, come ha riferito il sindaco di Locarno, Nicola Pini, c’è di mezzo un ricorso da evadere. Istanza presentata dal proprietario di un esercizio pubblico che si affaccia sulla Piazza e che ha ottenuto l'effetto sospensivo dall'autorità giudiziaria. Ciò che rende, dunque, impossibile la valutazione delle candidature da parte dell'esecutivo e una scelta. il Municipio nel frattempo ha fatto appello al Tram per ottenere l'annullamento della decisione e spera, vivamente, in una riposta in tempi brevi. Incalzato sui perché e percome del ricorso, Pini è stato chiaro: «Siamo ostaggio di un privato che ha ricorso per ottenere un suo vantaggio. L'interesse dell'istanza è puntuale e personale rispetto all'interesse pubblico della vicenda. Il ricorrente sa che la sua terrazza ha tutto il diritto di occupare il suolo pubblico ma in maniera subordinata alle grandi manifestazioni. Questi erano gli accordi presi. Se desidera ottenere spazi che la licenza edilizia non contempla, significa che persegue evidentemente il proprio tornaconto. Come Municipio siamo sempre stati vicini agli esercenti della Piazza e la nostra porta è sempre aperta».

‘Non abbiamo un piano B, ma all'occorrenza...’

Preoccupato per questa situazione di stallo anche il gran patron della kermesse, Dani Büchi: «Sia ben chiaro che se gli inquilini della Piazza ci ostacolano non possiamo più fare nulla. Mi rattrista sapere che l'azione di un singolo possa mettere in pericolo non solo la nostra rassegna, bensì anche altri grandi eventi di richiamo. Danneggia pure esercenti e albergatori che da simili manifestazioni traggono giovamento. Rovina dunque tutto! Il clima di insicurezza non ci facilita la firma di accordi con sponsor e partner. Stiamo già lavorando per l'edizione 2027 di Moon&Stars e confidiamo in una soluzione positiva perché qui ci sentiamo a casa. Ma sia ben chiaro che non possiamo stare alla porta ad attendere a lungo. Siamo consapevoli della qualità del nostro dossier e del nostro lavoro». Sull'esistenza di un piano B, Büchi non ha voluto sbilanciarsi: «Siamo convinti di non aver bisogno di un piano B; se sarà necessario, lo renderemo noto. Per noi è triste parlare di un futuro incerto, non vogliamo si rovini questa bella festa».

Le note più liete dell'incontro con i media, i due protagonisti le hanno fornite a inizio conferenza stampa, nel bilancio provvisorio e nelle riflessioni d'accompagnamento. Ancora Nicola Pini, riallacciandosi alla ricorrenza del Centenario del Patto di Locarno: «L'edizione 2025 sta andando a gonfie vele. Locarno è città della pace e se pensiamo a tutte le guerre e le crisi attuali, mi vien da dire: beati coloro che si lamentano per i decibel e i disagi che Moon&Stars comporta. È chiaro che con gli organizzatori saremo sempre impegnati a migliorare l'offerta e ridurre il disturbo. Mi riallaccio a quanto detto da papa Francesco: “La musica è bellezza, è strumento di pace, è lingua che tutti capiscono, aiuta la convivenza tra i popoli”. Un messaggio e uno spirito che Moon&Stars incarna nella ricerca del dialogo, nella convergenza di vedute e nelle soluzioni».

Un collante tra generazioni e culture

Una capacità di fare da collante tra generazioni e gente di culture e lingue diverse unite dalla stessa voglia di divertirsi e condividere la festa: anche questo atout portano i concerti nel salotto dei locarnesi: «Dobbiamo finalmente superare la distinzione tra un'offerta per soli turisti e un'offerta per il pubblico locale». Senza trascurare le ricadute economiche per il turismo e i commerci. Pini ha concluso ricordando la recente petizione lanciata a favore di Moon&Stars: «La Città è consapevole del valore della rassegna e farà di tutto perché anche nel 2027 vi siano dei concerti estivi di qualità. Vogliamo che questa esperienza prosegua».

Sul tema delle proposte musicali si è innescato anche l'intervento di Dani Büchi: «Moon&Stars è una rassegna musicale per tutti. È un mix che piace e che riproporremo anche in futuro. Anche se non è sempre tutto rose e fiori, siamo convinti che delle soluzioni si possano sempre trovare. Locarno e Moon&Stars sono in simbiosi, a tutto vantaggio della regione che ci ospita. Tuttavia senza la cooperazione di tutti, non si fa nulla».