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Avegno di Fuori, tre pecore sbranate all’interno di un recinto

Si tratta dell’ultima predazione in ordine di tempo da parte (verosimilmente) di un lupo. Lo scorso inverno l’ultimo attacco nella zona

In sintesi:
  • Gli ovini erano protetti dal pastore elettrico ma ciò non è bastato a impedire l'attacco
  • Gli esami dei campioni permetteranno di identificare l'esemplare 
(Keystone)
14 agosto 2025
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Tre pecore da compagnia, incrocio di razze Skudde-Ouessant, attaccate nella notte di martedì su mercoledì, in un recinto situato in zona Avegno di Fuori (un’area a confine con il bosco comunque non isolata dal momento che vi si trovano delle case). Tutte finite sbranate, quasi sicuramente, da un lupo. Gli ovini, che come detto non erano allevati a fini commerciali, si trovavano – è bene precisarlo – all’interno di un recinto munito di corrente (il cosiddetto pastore elettrico), atto a respingere eventuali incursioni di grossi cani o lupi. Verosimilmente qualcosa non ha funzionato, dal momento che le pecore vivevano lì dentro dall’agosto del 2019 e che in passato mai si erano verificati attacchi. Forse, ci ha riferito il proprietario, il predatore è riuscito a infilarsi dentro il recinto elettrificato sfruttando il fatto che il terreno è in parte in pendenza e la rete di protezione, in alcuni punti, non è perfettamente aderente al suolo. O forse, chissà, ha sfruttato una possibile riduzione del flusso di corrente dovuto al contatto dei fili col terreno per un balzo. Fatto sta che per i tre ovini, stanotte, non c’è stata via di scampo. Non sono invece stati attaccati gli equini (cavallo, pony e asinelli) presenti nel recinto proprio accanto. A scoprire l’accaduto è stato il figlio del proprietario, che come d’abitudine in mattinata è andato a rendere visita ai suoi animaletti. Macabra visione. Sul posto sono giunti per i rilievi del caso i guardacaccia, che hanno provveduto al prelievo di campioni da sottoporre all’esame genetico. Ciò che dovrebbe permettere di risalire al numero d’identificazione dell’esemplare colpevole. In territorio di Avegno-Gordevio, lo ricordiamo, lo scorso inverno un lupo introdottosi furtivamente in un recinto non lontano dalla stazione di servizio aveva azzannato a morte due pecore del Camerun sfruttando, anche in questo caso, un avvallamento del terreno per evitare la protezione elettrica.

Poche ore dopo la lettera dell’Ers-Lvm

Il fatto che l’assalto l’altroieri sia avvenuto proprio a pochi metri dalle case preoccupa e non poco i residenti. Negli scorsi giorni, anche in territorio di Vergeletto (Onsernone) sono state rinvenute, nel giro di pochi giorni, le carcasse di tre pecore sbranate. Animali, questi ultimi, va sottolineato, non protetti adeguatamente secondo quanto riportato dal Dipartimento del territorio. L’accaduto di martedì notte arriva poche ore dopo la richiesta formulata tramite lettera aperta inviata dall’Ente regionale di sviluppo del Locarnese e Vallemaggia (Ers-Lvm) al Consiglio di Stato. Lettera nella quale l’Ers-Lvm esprime tutta la propria preoccupazione per l’evolversi della situazione, sempre più critica, auspicando una gestione più incisiva del dossier lupo. Negli ultimi tempi, è cosa nota, le predazioni in ogni angolo del cantone sono infatti risultate numerose (120 i potenziali capi predati dal carnivoro, 72 quelli accertati grazie agli esami del Dna). Di che scoraggiare e mettere in ginocchio il settore dell’allevamento, in particolare degli alpeggi. Con tutte le conseguenze del caso per l’economia delle zone discoste del cantone. Non a caso, ci è stato riferito, dalla zona di Robiei i pastori, stufi degli attacchi dei lupi al bestiame da reddito, hanno in parte già ricondotto al piano delle greggi di capre. L’Ers-Lvm auspica quindi un approccio più pragmatico (compatibilmente con il quadro normativo vigente) da parte delle autorità politiche. Nella convinzione che solo un intervento celere e risoluto potrà salvare il settore primario da una brutta fine.