Inaugurato l'impianto upgrading della Metanord presso il CdV di Foce Ticino. Un ulteriore passo verso lo sfruttamento di energie sostenibili alternative
Purificare il biogas grezzo attraverso una serie di processi di ‘filtraggio’, liberandolo dall'anidride carbonica (CO2) e altri inquinanti allo scopo di produrre del biometano il più ‘pulito’ possibile; in modo da poterlo poi sfruttare come combustibile rinnovabile di alto valore energetico, come gas naturale o anche come carburante per i trasporti. È quanto, in estrema sintesi, avviene all'interno dell'impianto di upgrading biogas della Metanord a Gordola, ideato dalla Metanord, ubicato all'interno della struttura del Consorzio depurazione acque del Verbano (CdV). Dopo circa due anni di lavori, il progetto è stato ufficialmente presentato ai media, ai vari partner istituzionali e privati coinvolti - o direttamente interessati al suo sfruttamento. L'impianto, che costituisce una ‘prima’ per il nostro cantone, riveste particolare importanza nel campo della promozione delle energie sostenibili. Lo ha ricordato, portando il saluto del Governo ticinese, il consigliere di Stato Claudio Zali, il quale ha lodato l'iniziativa di Metanord e CdV che va a inserirsi in quelle che sono le direttive del Piano cantonale per la gestione dei rifiuti.
A ripercorrere l'istoriato che portato all'edificazione dell'impianto ci ha pensato Carlo Carafa, presidente della delegazione consortile del CdV. Carafa nel suo intervento ha ricordato l'attenzione portata dal Consorzio verso l'ambiente, con la raccolta nei due impianti (Foce Ticino e Foce Maggia a Locarno) e il trattamento delle acque reflue e la loro restituzione, quasi del tutto prive di componenti inquinanti, per svariati impieghi. «Riducendo le emissioni di CO2, è ora possibile vendere sul mercato del biogas e generare, così, un ritorno economico che poi va a ripercuotersi sui contributi versati dai Comuni consorziati, alleggerendone la spesa».
A nome dell'Associazione svizzera dell'industria del gas (Asig) ha poi preso la parola la presidente Daniela Decurtins, la quale si è detta orgogliosa dell'impegno di Metanord SA in questo ambito. Quello messo in funzione a Gordola è il 49esimo impianto del genere nel nostro Paese – il 50esimo verrà messo in servizio entro la fine dell'anno. L'auspicio espresso da Decurtins è quello di un'ulteriore crescita della produzione di biometano in futuro, in modo da ridurre la dipendenza (rischiosa) dall'energia elettrica («la crisi energetica del 2022 ha dimostrato quanto sia importante, per la Svizzera, disporre di alternative e soddisfare la crescente richiesta. Visto che la classe politica dirigente oggi sembra più orientata a difesa dell'energia elettrica, ben vengano spunti imprenditoriali coraggiosi come quello della Metanord»).
Parole di elogio al primo impianto di biogas con immissione in rete del Ticino le ha formulate anche Cristina Antonini, specialista in gas rinnovabili di Gaz Energie, nonché responsabile per il fondo biogas, finanziato dall'industria svizzera del gas. Creato nel 2011, questo fondo – ha spiegato – sostiene economicamente la costruzione di impianti analoghi. Ha poi ricordato che la Confederazione dallo scorso 1°maggio ha messo a disposizione un fondo complementare per il finanziamento di questa tipologia di impianti. Non da ultimo, sempre in tema di incentivi, ha riferito che l'Industria svizzera del gas sostiene pure la ricerca nel campo dei gas rinnovabili attraverso uno specifico fondo. Attualmente sta aiutando la Supsi in un progetto che ha quale scopo quello di migliorare la produttività e l’efficienza del processo di produzione del biogas.
Da ultimo, ma non per ultimo, il direttore di Metanord SA, industria ticinese con sede operativa a Monte Carasso, Nicola Dotta. Dopo i ringraziamenti di rito a tutti i partner che hanno creduto e sostenuto il progetto (investimento di 1,93 milioni, dai quali vanno dedotti 940mila franchi di sussidi), ha sottolineato l'importanza di questa nuova realtà,«in quanto il Ticino non è collegato alla rete nazionale del gas, motivo per cui lo sviluppo di una produzione decentralizzata di biogas è fondamentale per la sicurezza dell’approvvigionamento e per la nostra strategia climatica. Quest’energia rinnovabile deve tuttavia restare economicamente accessibile, sia per le economie domestiche sia per l’industria».
Per quanto riguarda l'aspetto prettamente tecnico, il processo di ‘purificazione’, che può includere pretrattamento, filtrazione a membrane o altre tecnologie, trasforma i rifiuti organici in un gas simile al gas naturale, utilizzabile. La produzione annua stimata sarà di circa 8 milioni di kWh/anno, equivalenti al fabbisogno di energia per circa 400 abitazioni, qualora utilizzassero esclusivamente il biogas.
In prospettiva, nel Sopraceneri sono già in progettazione due ulteriori impianti, a Giubiasco e a Sant’Antonino. Se i progetti saranno realizzati nei prossimi tre anni, la quota di biogas nella rete potrebbe passare al 40%.
Metanord SA è una società ticinese di diritto privato fondata nel 1997. La sua attività principale consiste nel progettare, costruire e gestire gasdotti per il trasporto e la distribuzione del gas a Comuni, economie domestiche e clienti industriali nel Sopraceneri e Sottoceneri. L'azienda si impegna attivamente in favore del potenziamento dei gas rinnovabili e di un futuro energetico clima-compatibile.