Locarnese

Centro extrascolastico Arca, ‘le tariffe si basano sull'equità sociale’

L'Associazione famiglie diurne del Sopraceneri replica alle considerazioni critiche del Gruppo Integrazione di Locarno in merito al doposcuola

(Ti-Press)
18 settembre 2025
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“Fin dalla sua fondazione, uno dei principi base dell’Associazione famiglie diurne del Sopraceneri (Afds) è quello dell’equità sociale”. Lo afferma l'associazione stessa in risposta alla presa di posizione del Gruppo Integrazione di Locarno apparsa su queste pagine il 2 settembre. Il Gruppo Integrazione criticava la decisione del Municipio di Locarno di affidare la gestione del doposcuola di Solduno al centro extrascolastico Arca, gestito appunto dall'Afds, dove le tariffe sarebbero “molto costose”.

L'Afds dice di “non poter tollerare le informazioni non corrette riguardanti le tariffe. È un'affermazione non veritiera” che andrebbe verificata prima di “fare illazioni”. Nello specifico “le tariffe previste dal centro extrascolastico Arca a Locarno, aperto dal 2009 con la precisa finalità di sostenere la conciliabilità famiglie-lavoro, variano in base al reddito e sono state valutate per essere accessibili a tutte le famiglie, tenendo conto di ogni fascia, e non intendono di certo precludere l’accesso all’importante servizio extrascolastico ad alcuna famiglia”.

Da ogni tariffa di base “vanno dedotti l’aiuto universale alle famiglie, corrispondente al 20% della retta, fino a un massimo di 200 franchi mensili e, per chi beneficia del sussidio della cassa malati, di un’ulteriore riduzione, fino a un massimo del 33%, sulla tariffa da pagare”, precisa l'Afds, secondo cui “basta fare un paio di calcoli e risulta subito evidente come per i redditi bassi il costo di una presa a carico all’Arca sia addirittura minore di quanto richiesto in precedenza dal Comune. Le tariffe, proprio per la loro caratteristica di essere progressive, sono chiaramente socialmente più eque. Da notare inoltre che la merenda è compresa nella retta”.

L'Associazione famiglie diurne del Sorpraceneri sottolinea che “uno degli obiettivi principali è offrire a ogni famiglia con esigenze di conciliabilità famiglia e lavoro/formazione o con necessità di carattere sociale, un servizio di qualità: i genitori affidano i loro bambini a persone competenti, in un luogo sicuro e protetto. Mai vi è stata la volontà (e lo si vede chiaramente anche nel calcolo delle tariffe) di garantire queste prestazioni unicamente alle famiglie con un reddito medio-alto; anzi, si sono sempre fatti molti passi a favore di tutte quelle persone con maggiori difficoltà finanziarie, proprio per evitare che i loro figli dovessero ‘restare a casa da soli’ come viene invece citato nell’articolo”.

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